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Latina. Bilancio: stime eccessive o propaganda. Mauro Visari (DS) affonda: «Il Sindaco Finestra ormai ci ha
abituato a credere alle favole»
«In questi anni l'Amministrazione Finestra ci ha abituato a credere alle favole. Ogni
anno i bilanci contenevano promesse e impegni elettoralistici da far girar la testa».
Sono di parole di Mauro Visari, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra.
«C'erano stanziamenti per tutto, dalle strade alla Stirling, dal marciapiede
all'auditorium di piazza del Popolo, dalla pubblica illuminazione alla casa
alloggio per anziani. La realtà è che di tutto questo non abbiamo visto che gli articoli
di giornale, infatti nemmeno un mattone è stato posizionato. L'ultimo bilancio non è stato
da meno, tuttavia pensiamo che stavolta abbiano esagerato. Alla voce "proventi da Legge
10" si legge l'improbabile cifra di 13,3 miliardi in entrata, quando a due mesi dalla fine
dell'anno ne sono stati incassati solo 4,6 miliardi. Detto così si potrebbe pensare ad un
grossolano errore di stima. Purtroppo, la malafede dei politici di centrodestra si svela
quando scopriamo che la maggiorparte delle opere pubbliche vengono realizzate e previste
in bilancio con i proventi della legge 10. Questo significa che il Polo ha fatto promesse
e ha diffuso illusioni di opere per la città per 13 miliardi, quando non ne potrà realizzare
nemmeno la metà, visto che le somme realmente introitate ammontano a poco più di un terzo.
Si potrebbe aprire una lotteria a questo punto per scoprire quale strada sarà asfaltata,
quale marciapiede finalmente costruito, quale strada illuminata. Solo l'ufficio condono
ha introitato la metà delle somme previste (da 6 miliardi previsti a 2,7 miliardi
incassati), svolgendo un lavoro a detta di tutti nettamente superiore a quello degli altri
anni. Io non credo che nel Comune di Latina manchino le professionalità in materia contabile
capaci di fare stime credibili, penso invece siano pochissimi i politici sinceri. Si preferisce
fare previsioni false o improbabili per poter illudere le persone e diffondere promesse.
Uno squallido stratagemma di politici che non hanno più niente da dire e che preferiscono
la menzogna alla serietà dei comportamenti».
Mauro Cascio
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