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Latina. Sindacalista "esterna" contro le Poste: ora rischia il posto. Pasquale
Verrangia (Cisl) chiede l'intervento dei parlamentari pontini
A seguito di una lettera pubblicata sul quotidiano locale di Mantova, La Gazzetta
omonima, il segretario provinciale del SLP-CISL di Mantona, Marco Bianchi,
ha ricevuto dalle Poste Italiane una richiesta di risarcimento per i presunti
danni subiti, pari a 400 milioni, poiché nell'articolo ivi apparso il sindacalista
denunciava lo stato di progressivo degredo di alcuni servizi sul territorio.
«È un episodio capitato a centinaia di chilometri di distanza da noi»,
dice Franco Magistri, segretario provinciale Slp Cisl di Latina, «ma il concetto che lega
noi ad un nostro sindacalista è quello della solidarietà. Questo, da parte delle Poste
Italiane, è l'ultimo, in ordine di tempo, di una serie di atti tesi ad intimidire
ogni più piccola voce di legittimo dissenso, calpestando i diritti fondamentali
di un paese democratico, che deve essere necessariamente inquadrato nel pesante clima
instaurato nei confronti di tutti i lavoratori dipendenti da Poste Italiane Spa».
Parole confortate dai dati raccolti: dall'inizio dell'anno sono state avviate
2422 sanzioni disciplinari, che precludono a possibili licenziamenti, nei confronti
di addetti al recapito che protestano per ottenere il rispetto delle norme contrattuali.
«Ora il tentativo di imbavagliare chi, ricoprendo incarichi sindacali,
esercita il diritto-dovere di tutelare gli interessi generali dei lavoratori e dei cittadini
è un atto gravissimo che viola garanzie costituzionalmente sancite», scrive
in una lettera aperta il segretario Cisl Pasquale Verrengia ai deputati pontini,
«Per questo scrivo ai nostri rappresentanti regionali e parlamentari, affinché
si intervenga, affinché venga richiamata l'azienda postale, che è tuttora a capitale
pubblico, al rispetto delle norme che regolano il mondo del lavoro e il libero
esercizio delle tutele sindacali. Infatti, tutto questo è inaccettabile: la Cisl
è pronta a intraprendere le necessarie iniziative di mobilitazione per difendere
il diritto dei lavoratori a svolgere liberamente e in autonomia le relazioni sindacali».
Mauro Cascio
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