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Latina. La Regione Lazio punta sui distretti industriali. Maria Annunziata Luna: «Si tratta finalmente di una svolta epocale»

Dodici miliardi sono stanziati dalla Regione Lazio nel triennio 2001-2003 per finanziare i progetti innovativi dei distretti industriali, dei sistemi produttivi locali e delle aree laziali di investimento. Un successo che corona i sei mesi di lavoro svolto dalla Commissione alle Attività Produttive. Maria Annunziata Luna, Capogruppo "Per il Lazio" e Presidente della Commissione alle Attività Produttive, spiega così il provvedimento: «Si tratta di una svolta epocale, attraverso la quale l’economia regionale si dota di uno strumento di eccezionale rilevanza per il sostegno alle imprese. A breve si affronterà, su basi scientifiche, la delicata e spinosa questione dei territori che diventeranno distretto e permetterà, su basi rigorosamente tecniche, di confrontarci sulle realtà territoriali che rappresentino davvero l’eccellenza sul territorio». I distretti industriali sono quei sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese industriali nonché dalla specializzazione produttiva di sistemi di imprese. I sistemi produttivi locali sono contesti produttivi omogenei caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni e da una peculiare organizzazione interna. Le aree laziali di investimento sono quelle che presentano caratteristiche economiche ed occupazionali tali da farne prefigurare il riconoscimento in una prospettiva a medio termine di sistema produttivo locale o distretto industriale. Le tre tipologie di sistemi industriali territoriali sono individuate dalla Giunta che avanza la proposta al Consiglio, cui spetta l’ultima parola. L’individuazione è effettuata sulla base della rilevazione dei fattori demografici, sociali ed economici del territorio regionale con l’utilizzo di indicatori in collaborazione con l’ISTAT. Nel territorio preso in considerazione vengono valutati alcuni parametri: a) numero delle aziende della filiera produttiva in rapporto al totale delle aziende; b) numero occupati diretti; c) fatturato complessivamente prodotto valutato in riferimento ai dati espressi a livello provinciale e regionale; d) presenza sul territorio di organizzazioni di imprese e di servizi in grado di identificare l’esistenza di una cultura di organizzazione di imprese in rete e il sistema di relazioni che intercorrono tra le imprese.
Un ruolo strategico è assegnato all’Agenzia Sviluppo Lazio, spiega Maria Annunziata Luna: «All’Agenzia spetta il compito dell’istruttoria e della valutazione dei progetti; dell’organizzazione delle rappresentanze dei distretti per la presentazione dei programmi di sviluppo; dell’aggiornamento del monitoraggio economico regionale attraverso appositi studi economici che serviranno per individuare le aree di eccellenza identificabili come distretti, almeno ogni due anni». La legge prevede che la Giunta si doti anche di un regolamento che stabilisca i requisiti dei soggetti beneficiari dei finanziamenti e i criteri e le modalità per la presentazione dei progetti innovativi e di sviluppo all’Agenzia Sviluppo Lazio.

Mauro Cascio


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