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Latina. Il Tar sospende il Prg. Cauta soddisfazione di Forza Italia. Finestra: «Non faremo ricorso». Preoccupati Visari (Ds) e Mancini (Sdi)

Il Tar ha sospeso il PRG di Latina. Una vittoria per chi da tempo si sta battendo contro uno strumento che, di fatto penalizza la città. Come Michele Nasso, di Forza Italia, e gli imprenditori pontini. Il Comune adesso può ripercorrere l'iter procedurale dall'ultimo atto valido e tornare in Consiglio comunale oppure, ma Finestra lo ha già escluso, presentare ricorso al Consiglio di Stato.
Ma cosa ha portato alla bocciatura? Sono due i punti sostanziali. Innanzitutto la violazione dell'articolo 6 del Regolamento Comunale sul funzionamento delle Circoscrizioni relativo alla obbligatorietà delle richieste del parere dei Consigli di Circoscrizione sulle proposte di deliberazioni concernenti l'approvazione degli strumenti urbanistici. Il Tar ha inoltre accolto il ricorso 1282/01, o meglio la domanda cautelare del signor Bompan "al fine di evitare che, durante il tempo necessario per la prolazione della sentenza di merito, la parte ricorrente subisca il pregiudizio grave ed irriparabile evidenziato in ricorso".
Immediate le reazioni le forze politiche. Per i popolari è un danno di immagine targato An: «L'assessore all'urbanistica e tutto lo staff che ha lavorato al Piano del professor Cervellati deve dimettersi». Finestra e An "hanno attuato con grave superficialità il percorso politico- amministrativo dell'atto più importante della sua gestione", per i diessini Enrico Forte, Diego Giliberti e Giorgio De Marchis. Del resto "si è sempre contraddistinto per aver voluto sempre mortificare e vanificare la partecipazione democratica del primo livello di rappresentanza istituzionale; un centralismo autoritario che ha suscitato critiche dalle opposizioni ma anche malumore e malcontento da parte di molti consiglieri circoscrizionali eletti nel centrodestra". Mauro Visari (Ds), è convinto però che dietro al Piano ci sia ancora il futuro della nostra città e lo sviluppo nel senso più pieno della parola. Con lui, anche Pasquale Mancini (Sdi) che ritiene sia stato "inflitto un grave vulnus alla sovranità del Consiglio Comunale" ed è preoccupato che quanto successo "possa ulteriormente rallentare, anche per molto tempo, l'iter finale di approvazione". Per i Radicali Italiani pontini si è agito con una superficialità disarmante: «E se An pensa che i latinensi abbiano l'orecchino al naso e la sveglia al collo si sbaglia di grosso». Fabrizio Vitali dei Verdi aveva già chiesto tempo fa se non fosse il caso che Pierluigi Cervellati "restituisse i soldi dell'incarico". Commenta oggi Vitali: «Esprimiamo soddisfazione per la sospensione dell'adozione del Piano Urbanistico di Latina, a causa della mancata acquisizione del parere prima dell'adozione, vizio di forma ma che è anche di sostanza. È questa l'occasione per ritirare il Piano e provvedere ad un nuovo impianto ed iter amministrativo per la stesura di un diverso strumento capace di tutelare il territorio dalla speculazione edilizia e di darne piena frubilità ai cittadini. Il Piano adottato non corrisponde alle necessità di sviluppo e salvaguardia del territorio e dunque, alla luce del nuovo elemento di valutazione, chiediamo che vengano istituiti gli atti e l'iter amministrativo necessari all'annullamento della delibera di adozione».

Mauro Cascio


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