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Latina. Voci dal Mondo. Daniele Sepe. Dalla musica troppo seria ai primi dischi prodotti
in proprio. Poi i primi successi. Pure in Teatro
Originalissimo, innovativo, talmente bizzarro da sconcertare un
fruitore che non sia altrettanto curioso. Ce lo ritroveremo questa
sera a «Latina Musica Oggi», secondo appuntamento della rassegna
"Voci dal Mondo".
Inizialmente Sepe si dà alla musica seria (2° suite di Bach all' auditorium RAI di Napoli,
musica barocca con "La Cappella della Pietà dei Turchini", musica contemporanea con Luciano
Cilio).
Troppo seria.
Irrinunciabile rinuncia.
Per vivere si vende a chiunque, da Nino D' Angelo a Gino Paoli, da Eduardo De Crescenzo a
Nino Buonocore, non c'è disco prodotto a Napoli che non abbia un suo sassofono.
Con i risparmi delle mille tournees rinuncia all' acquisto di un automobile e si autoproduce
il primo album: "Malamusica".
Splendide critiche pessime vendite.
Insiste, rinuncia a dischi altrui e concerti altrui, fa la fame.
Trova la forza di incidere "L' uscita dei galdiatori" e "Play standards and more".
Splendide critiche pessime vendite.
Dimagrisce dieci chili.
Viene raccolto sulla spiaggia di Miseno da Ninni Pascale della Polo Sud appena in tempo.
Quest' ultimo gli propone di fare un disco per una nuova etichetta.
Incide "Vite Perdite".
Splendide critiche ottime vendite.
L' album è pubblicato per tutto il mondo dalla Piranha (Berlino).
Arrivano i registi:
Martone "L' amore molesto", Ferrario "Figli di Annibale", Battiato "Cronaca di un amore violato",
Pannone "Lettere dall' America" e ancora Baricco, Caria, Cappuccio, Nunziata, Gaudioso, Squitieri.
Incide "Spiritus Mundi".
Inizia una collaborazione col Manifesto che stampa "Trasmigrazioni" e l' antologia
"Viaggi fuori dai paraggi".
Fioccano i premi e arriva qualche lira, rimane comunista e pubblica "Lavorare Stanca" ,
un libro+cd sull' ereditarietà del lavoro in Italia.
È premiato al "Tenco" per "Lavorare stanca" (miglior album in dialetto), gli arriva pure la
nomination per il PIM (Premio italiano della musica...), vince il premio qualità del ministero
per una colonna sonora, comincia a lavorare con Lanterna Magica (Enzo D'Alò) al "Pinocchio",
ma è sempre difficile.
È invitato alle più prestigiose rassegne di World-Music europee: a Bruxelles, Parigi, Berlino, Porto. Insomma, viaggia.
Pubblica "Conosci Victor Jara" con la collaborazione di Josè Seves. Per 30 settimane
nella classifica Indies di vendita, tra Pelù e Consoli.
Pubblica "Truffe & Other Sturiellett" allo scopo di capire se si può permettere di tutto
col suo pubblico. Se lo comprano: ormai li ha in pugno...
Insieme a Mario Martone mette in scena il mai rappresentato"I Dieci Comandamenti" di Raffaele
Viviani per il Teatro Argentina, spopola pure a teatro...
L'appuntamento è per questa sera alle 21.00 al Ridotto.
Alberto Dalla Libera
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