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Latina. Nascono i "Sì Global". Presentato il nuovo Manifesto. «La Liberalizzazione non è troppa, ma troppo poca. Occidente troppo lento»

La Liberalizzazione non è troppa, ma troppo poca. «Accusiamo l'Occidente non di aver liberalizzato o globalizzato, ma di averlo fatto troppo poco». È quanto recita l'incipit del "Manifesto Global", presentato dal segretario dei Radicali, Daniele Capezzone. Il manifesto propone, a livello di economia mondiale, maggiori liberalizzazioni, con l'abbadono da perte dell'Ue del sistema dei sussidi ai propri prodotti agricoli che "hanno alzato un muro insuperabile per i paesi in via di sviluppo". A livello politico il modello della democrazia e dello Stato di Diritto, "assolutamente sconosciuto alla stragrande maggioranza degli abitanti del pianeta va rilanciato per tutti e subito".
«Quindi» - prosegue il manifesto - «confermando e rafforzando la scelta di campo americana e occidentale. Ma l'Occidente non deve più consentire che il suo denaro sia dato per far fiorire dittature. In tal senso non possiamo essere rassicurati da Putin e da Zang Zemin».
A livello statale il manifesto rilancia la laicità, con una "distinzione tra peccato e reato, tra norma morale e norma giuridica. Si tratta cioè di impedire che le legittime convinzioni morali di alcuni si traducano in imposizioni e proibizioni per tutti, nel campo dell'etica sessuale, o della bioetica. In quest'ottica "bisogna allargare la sfera delle decisioni individuali e private nella direzione dell'antiprobizionismo, quindi sì alla legalizzazione delle droghe, della pillola del giorno dopo e delle coppie di fatto".
Infine il capitolo dedicato all'economia: il manifesto propone uno "statuto degli outsider", vale a dire di tutti colore che (giovani, piccoli imprenditori, partite Iva, sottooccupati), sono e restano fuori dal fortino delle garanzie e dei privilegi. Più in generale occorre superare in ogni settore, dalla sanità alla scuola alla ricerca scientifica, le incrostazioni monopolistiche, e favorire quella competizione tra pubblico e privato che offre più scelte, più opportunità, più servizi per ciascun cittadino».

Mauro Cascio


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