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Basket. Cofax in caduta libera

Settima la scorsa annata, addirittura vicina al colpaccio contro Firenze nei play-off. La Cofax Sezze (Ponza per la stagione 2000-01) si presentava con un'ottima credenziale ai nastri di partenza del campionato di B2. L'arrivo di Gatto e Signorile sembravano poter riempire un vuoto pericoloso per il ruolo di pivot, Zanier e Zaccheo erano delle sicurezze su cui contare ad occhi chiusi. Insomma gli addii di Centofanti e Ravieli non sembravano così dolorosi dinnanzi a tali acquisti e gli stessi pronostici iniziali davano il quintetto di Luigi Ranieri in forte ascesa. Evidentemente come nel caso dei "cugini" latinensi, le buone intenzioni societarie si sono dovute scontrare con la realtà del campo, che ha dato indicazioni deludenti dalla seconda giornata in poi. A segnare in modo profondamente negativo il volto della stagione, ci si sono messi gli infortuni occorsi a quasi tutti i componenti della rosa. Grave quello di Zaccheo (forse il migliore per rendimento) che rischia di aver chiuso anticipatamente i giochi per il 2001-02, assillanti quelli di Gatto e Ancilli, mai a posto interamente e spesso mandati in campo per mancanza di ricambi all'altezza. A pagare per i cattivi risultati è stato Ranieri, sostituito a fine novembre da Claudio Vandoni, vecchio santone del basket italiano la cui discesa nella B2 ha lasciato sorpresi in parecchi. La sua cura non ha dato gli effetti sperati, soprattutto per la contingente assenza di quasi tutti i giocatori, travolti da malanni e acciacchi vari. Oltre agli infortuni, ad incidere pesantemente sul momentaccio dei setini, il disastroso approccio mentale alle partite di alcuni giocatori, nonché l'altrettanto disastrosa gestione dei propri nervi da parte degli stessi. A Roma con la Tiber, e a Palermo con il Panatletico, sono stati buttati via 4 punti che avrebbero reso meno tragica la situazione in casa Cofax, le colpe della squadra in entrambe le circostanze sono apparse piuttosto nette, e la Società (stimolata dal suo allenatore) ha invitato i cestisti ad adottare comportamenti più decorosi e responsabili durante i match (1 espulsione e 7 tecnici a carico sono il riepilogo disciplinare delle partite in questione), negando alibi di ogni sorta. A gennaio intanto qualcosa si dovrebbe muovere, un nuovo pivot arriverà per forza, e a sentire Vandoni i ritocchi riguarderebbero anche altri ruoli. Adesso non rimane che salvare il salvabile e giungere al termine del torneo senza rompersi le ossa, per poi ritentare la scalata l'anno prossimo con idee più chiare e con nuovi protagonisti.

Marco Battistini


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