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Latina. Il Palazzetto della Vergogna. Pasquale Mancini: «Le promesse
servono solo a prender tempo. Non è possibile la consegna. Ecco perché...»
«Occorre essere chiari», precisa subito Pasquale Mancini, capogruppo consiliare
dei Socialisti Democratici. «Quando si stabiliscono delle date bisogna rispettarle e dire
la verità sui ritardi registrati. Il 31 dicembre il Palazzetto doveva essere consegnato
alle società sportive, alcune sottoposte al disagio di trasferte che stanno svuotando le casse
della società e creando disagio agli sportivi-tifosi, costretti a seguire la squadra
sempre fuori casa. Se non è stato possibile consegnarlo, alla base vi è soltanto o una carenza
di progettazione, che non ha previsti i lavori necessari alla messa a norma della struttura
(si parla di quadro elettrico a norma!) e/o una superficialità del sopralluogo effettuato
prima nelle progettazione che non ha bene rilevato i lavori necessari da prevedere né progetto,
per cui da qui una insufficiente previsione di spesa che sta creando e creerà gravissimi
ritardi, sicuramente non previsti dall'assessore. L'assessore afferma che è stata
approvata una variante in corso d'opera e che sono state recuperate tutte le ulteriori
risorse sufficienti, fatte oggetto di una deliberazione di Giunta Municipale che ha previsto
la necessaria variazione di bilancio. Intanto non dice a quanto ammonta
l'ulteriore finanziamento per finire l'opera, c'è chi dice che sono necessari
500 milioni, chi parla del raddoppio dell'importo a base d'asta che è stato di un miliardo
e mezzo (siamo al balletto delle cifre, anche su questo è necessario fare chiarezza); poi la
cosa assolutamente improbabile (me lo auguro almeno) è che la deliberazione di Giunta
sia stata assunta nella metà di novembre (tanto è vero che non figura nemmeno
all'OdG del consiglio del 17 dicembre 2001), perché, se così fosse, la deliberazione sarebbe
decaduta, sarebbe nulla, senza alcun effetto, in quanto le variazioni al bilancio sono di esclusiva
competenza del consiglio comunale, ovvero la Giunta assume la deliberazione di variazione
al bilancio ma per essere esecutiva e quindi efficace è assolutamente indispensabile
che la stessa deliberazione sia ratificata dal Consiglio Comunale entro 60 giorni dalla sua
adozione. Nessun Consiglio Comunale ha ratificato quella deliberazione. Se invece la
delibera è stata assunta successivamente alla data detta dall'assessore occorrerà
subito convocare un consiglio di urgenza e ratificare la deliberazione di variazione
al bilancio. Solo allora ci sarà la certezza del finanziamento. Ogni altra cosa sono
chiacchiere e servono solo a sbancare il lunario, ad illudere e posticipare la delusione,
a giocare al rinvio, a continuare la politica degli annunci. Per questo mancano i
presupposti, che sono l'assunzione di atti deliberativi ed efficaci».
Mauro Cascio
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