Parvapolis >> Politica

Latina. Terme. Il Sindaco: «Quelle di De Marchis sono bugie, tappa di una campagna diffamatoria». Oggi conferenza stampa del consigliere Ds

In relazione alle notizie riguardanti la "denuncia" del consigliere dei Democratici di Sinistra Giorgio de Marchis, nel "premettere che le informazioni fornite alla stampa sono assolutamente false se non pretestuose", il Sindaco di Latina Ajmone Finestra precisa che "la figura del direttore delle Terme è obbligatoriamente prevista dalla legge. Il consigliere de Marchis, dimenticando che analogo interrogativo era stato posto attraverso una interrogazione di oltre un anno fa e che allo stesso era stata data esauriente risposta sia in consiglio comunale che attraverso la stampa, dovrebbe sapere - proprio per il ruolo istituzionale che ricopre - che le Terme sono considerate una "miniera" e che in quanto tali richiedono la nomina di un direttore. Trattasi di figura, peraltro, addetta alla sicurezza e alla tutela della salute della popolazione ed in quanto tale importantissima e non a caso "istituzionalizzata" dalla normativa regionale".
«Non corrisponde a verità, in alcun modo» - continua Finestra - che "il consiglio di amministrazione della società Terme su proposta del sindaco Finestra, che ne è membro, ha votato l’aumento del gettone di presenza di lire un milione a seduta". Si tratta di notizia completamente inventata, che non sta né in cielo né in terra, e che rappresenta soltanto l’ulteriore tappa di una campagna denigratoria e diffamatoria da tempo avviata dal consigliere De Marchis contro la figura del sindaco e culminata neanche un mese fa con il deplorevole, offensivo e gravissimo attacco personale perpetrato, ai miei danni, in sede di commissione turismo. Nessuna motivazione, neanche di tipo elettoralistico, può giustificare tale comportamento per il quale mi riservo di valutare azioni - nelle sedi opportune - a tutela della mia immagine e onorabilità».
Per questa mattina è prevista la "replica" di Giorgio De Marchis che ha indetto una conferenza stampa.

Mauro Cascio