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Latina. Economia. Kiwi con il marchio, avanti tutta. Un incontro con i
tecnici del Ministero delle Risorse Agricole per l'Igp. Soddisfatto Gianni Cosmi
Un milione e 200mila quintali di produzione l'anno, una qualità
che non ha confronti anche rispetto alle aree di origine
dell'emisfero australe. Sono questi i punti di forza del kiwi
prodotto nell'area pontina e nell'agro a sud di Roma, elementi
riconosciuti dal Ministero delle risorse agricole che si sta
attivando per il riconoscimento del marchio Igp. Un incontro tecnico
al Ministero delle Risorse Agricole per definire tempi e modi
per ottenere il riconoscimento del marchio. Questo incontro segue
quello avuto lunedì scorso con il Ministro Giovanni Alemanno. Erano
presenti per il Ministero la dottoressa La Torre e la dottoressa
Albano.
L'iniziativa si sviluppa nell'ambito del progetto di valorizzazione
della produzione agricola e alimentare pontina messa a punto dalla
Camera di Commercio di Latina di concerto con le associazioni d'impresa.
Un progetto di cui il marchio Igp del Kiwi costituisce la chiave
di volta. Per una volta questa iniziativa ha avuto il sostegno
unanime di tutti i livelli istituzionali: la delegazione del
comitato promotore, presideduta da Gianni Cosmi con la partecipazione
dei vicepresidenti Vincenzo De Gregorio, Claudio Cappellini e
Renato Campoli, per la Camera di Commercio era presente Loredana
Pugliese, responsabile del progetto, era accompagnata dal senatore
Riccardo Pedrizzi, presidente della commissone finanze del Senato,
dall'onorevole Riccardo Ricciuti, membro della commissione agricoltura
della Camera. L'iniziativa ha avuto anche il fattivo sostegno
degli onorevoli Maria Teresa Amici, Vincenzo Zaccheo, il senatore
Lavagnini, dei consiglieri regionali Maria Annunziata Luna e
Fabrizio Cirilli e a livello di parlamento europeo dell'onorevole
Stefao Zappalà. L'intero piano per il riconoscimento dell'Igp del
Kiwi ha anche il sostegno della Camera di Commercio di Roma.
«Dobbiamo fare del Kiwi» - spiega Gianni Cosmi - «quello che hanno
fatto nelle vallate trentine delle mele, un prodotto traino per un settore,
quello agricolo, che costituisce un punto di riferimento per lo sviluppo di
qualità dell'intero sistema pontino. Vogliamo attraverso il kiwi far
conoscere il nostro territorio, i suoi valori e la storia
della sua comunità, e fare con questo economia». «L'incontro al Ministero» -
spiega Loredana Pugliese - «è stato importante, e abbiamo un sostegno
fattivo per il raggiungimento in tempi rapidi del riconoscimento del
nostro marchio». «La cosa importante» - conclude Cosmi - «è che l'unità
di intenti che abbiamo raggiunto fino ad ora resti e venga
accresciuta, dobbiamo creare un modello di lavoro utile anche nelle future
iniziative nel campo della valorizzazione dei prodotti della nostra
agricoltura».
Si terrà il prossimo 5 febbraio l'incontro allargato a tutti i soggetti
interessati al sostegno dell'iniziativa. L'incontro si terrà alla
presenza di tutte le associazioni di categoria Coldiretti,
Confagricoltura e Cia unitamente al comitato promotore e al gruppo di
lavoro, presso la Camera di Commercio di Latina.
Per la nostra provincia sono già stati riconosciuti marchi di qualità
come i Doc dei vini Aprilia, Circeo, Cori, l'area rientra nelle zone
di produzione della Mozzarella di Bufala Campana. È in via di ottenimento
il marchio Igp per il carciofo romanesco. Sono in fase di richiesta
il riconoscimento dei marchi per il kiwi, l'olio extravergine di oliva,
la carne di bufala. Nell'ambito del progetto di valorizzazione del prodotto
di qualità del Lazio, sviluppato di concerto con l'Arsial, sono stati
individuati altri 5 prodotti per l'ottenimento dell'Igp: il moscato
di Terracina, il sedano bianco di Sperlonga, lo zucchino con fiore,
il miele di eucalipto, il formaggio marzolino. L'area pontina è poi
inserita nel progetto per il riconoscimento della Dop per il "fior di latte".
Mauro Cascio
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