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Latina. Non c'è pace sotto l'Ulivo. Diego Giliberti è adesso il quarto candidato
a Sindaco per il Centrosinistra. "Scomunicato" intanto De Marchis
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Diego Giliberti, il candidato a Sindaco
targato Ds, dopo il ritiro di Lazzaro. Un lungo dibattito interno al partito,
un lungo dibattito con posizioni diversificate. Ma l'Ulivo non ne esce fortemente
indebolito dalla mancanza del "candidato unico"? Non finisce un po' in soffitta
l'idea di una sinistra unita in un'ottica di reale competitività per una reale
alternanza all'attuale maggioranza? «Riteniamo che tutte le candidature espresse
nella coalizione, la mia, quella di Mancini, quella di Moscardelli, quella di Vitali rappresentino
esponenti del centrosinistra che hanno dimostrato passione e capacità nell'impegno
politico in città, raccogliendo per questo consensi e potendo, ognuno con sensibilità
proprie, dare un contributo al successo elettorale dell'Ulivo.
In quest'ottica il nostro Partito, così come gli altri, è disponibile ad un confronto
aperto che in tempi brevissimi, individui tra le proposte fatte quella ritenuta più idonea
al ruolo, considerata la attuale situazione politico-amministrativa
di Latina. Mentre questo processo politico è in atto, forse con
qualche ritardo, ma sicuramente con determinazione e con una
dichiarata volontà dei Partiti di opposizione di giungere ad una
soluzione comune, gli interventi a mezzo stampa di Giorgio De Marchis
suonano come una voce fuori dal coro, tanto più stonata in quanto
proveniente da chi ha espresso un voto favorevole a tale risoluzione;
con rammarico registriamo questa dissonanza dalla linea di azione
del Partito, da parte di chi ricopre, qui a Latina, il più
alto ruolo istituzionale per la nostra organizzazione. Riteniamo
che tali esternazioni rappresentino una posizione personale che
condurranno ad una verifica interna sui ruoli di rappresentanza
istituzionale».
Alberto Dalla Libera
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