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Latina. L'ultima cena. Finestra: «Malgrado veleni e tradimenti sono contento. Otto anni fa vivevamo in un paesotto. Oggi siamo in una città»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS il Sindaco Ajmone Finestra. Ieri sera la serata d'addio, con i giornalisti. «Il tempo purtroppo non si può fermare. E questi otto anni di amministrazione sono volati. Abbiamo lavorato molto. Quando abbiamo cominciato, Latina era un paesotto. Oggi possiamo dire che è una città. Gli ultimi mesi - quelli, a tratti drammatici relativi al PRG - sono stati mesi di battaglie, anche feroci, di critiche, anche di tradimenti. Ma il tradimento è profondamente umano. Lo accompagna nella sua storia. È stato tradito anche Gesù. Si tradisce nell'amore, figuriamoci in politica. Io però sono sempre stato corretto, sono andato fino in fondo con la massima trasparenza. E questo voi giornalisti me lo avete sempre riconosciuto. Nessuno, nemmeno tra i cronisti più critici, ha mai messo in discussione la mia buona fede e la mia moralità. Che farò tra quattro mesi? Andrò finalmente in pensione. Rimarrò comunque a disposizione della città, perché io amo Latina profondamente».

Domenico Ippoliti