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Latina. Gestione dei rifiuti agricoli: presto anche la Provincia firmerà l'accordo di programma. Tortorelli: «Semplificati gli adempimenti burocratici»
L’assessore provinciale all’ambiente Mario Donato Tortorelli rende noto che anche la
Provincia di Latina, nei prossimi giorni, firmerà l’accordo di programma per la gestione
dei rifiuti agricoli deliberato dalla giunta regionale del Lazio. La proposta nasce circa
un anno fa su richiesta delle organizzazioni agricole che chiedevano, come previsto dal
decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97) all’art. 4, l’applicazione di accordi di programma per
agevolazioni in materia di adempimenti amministrativi nel rispetto delle norme comunitarie.
«In sostanza l’accordo prevede un sistema integrato di gestione dei rifiuti provenienti
dalle imprese agricole - sottolinea Tortorelli- con lo scopo di stimolare le suddette
imprese ad una applicazione concreta e convinta della nuova normativa, aumentare l’efficacia
dei controlli pubblici, semplificare gli oneri burocratici a carico delle imprese agricole, favorire la raccolta differenziata».
Particolarmente soddisfatto, quindi, l’assessore Tortorelli che ha voluto sottolineare
come questo accordo, allinei la provincia di Latina su questo tema. L’accordo disegna le
linee generali di un sistema articolato per la raccolta e la gestione dei rifiuti prodotti
dalle imprese agricole mediante la realizzazione di stazioni ecologiche, gestite da
soggetti pubblici o privati autorizzati, e semplifica, nel contempo, gli adempimenti
burocratici a carico delle aziende. Infatti, detto accordo si applica ad una vasta gamma di rifiuti che possono essere prodotti durante l’attività agricola e precisamente: oli e filtri usati da motori e circuiti idraulici, batterie, contenitori vuoti di fitofarmaci bonificati, rifiuti sanitari ad uso zootecnico, farmaci veterinari, anche scaduti, materiale plastico per pacciamatura e copertura delle serre e tubi in plastica per irrigazione, imballaggi e rifiuti di imballaggio derivanti da attività agricole, filtri d’aria, rifiuti metallici ferrosi, pneumatici usurati, oli e grassi vegetali ed animali esausti.
I contenitori vuoti dei prodotti utilizzati per i trattamenti antiparassitari ed anticrittogamici, sono considerati dalla normativa vigente quali rifiuti speciali pericolosi. Nell’accordo sono state individuate le disposizioni tecniche e procedurali per bonificare in contenitori riducendo la concentrazione di residui pericolosi entro i limiti fissati dall’unione europea, mediante lavaggio con l’acqua poi utilizzata nei trattamenti stessi.
La parola passa così alle Province che dopo la sottoscrizione dell’accordo regionale, dovranno definire con tutti gli interessati gli accordi attuativi a livello provinciale.
Rita Bittarelli
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