Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Roma. Nino Bernardini in «Vestire gli ignudi». «Difficile interpretare Luigi Pirandello e rendere la rete di emozioni, di convinzioni, di linguaggi»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Nino Bernardini. L'attore pontino è in questi giorni impegnato a Roma, al Teatro Politecnico, in «Vestire gli Ignudi» di Luigi Pirandello che sarà in scena fino al prossimo 24 febbraio. Scritto da Pirandello nel 1922 e ispirato a un fatto di cronaca e a un racconto di Capuana, «Vestire gli ignudi» racconta la vicenda di Ersilia Drei, un’istitutrice incaricata di prendersi cura della figlia del Console di Smirne. Disgraziatamente la bambina cade da una finestra e lei viene malamente cacciata. In Turchia la giovane si era innamorata, ricambiata, di un tenente della marina nel frattempo rientrato a Roma. Ersilia decide di raggiungerlo ma quando lo trova scopre anche che il bel tenente è in procinto di sposarsi e di lei non vuole saperne più nulla. Disperata Ersilia cerca di suicidarsi. Ricoverata in ospedale, la sua storia finisce sui giornali e incuriosisce uno scrittore che decide di andarla a trovare per conoscerla di persona. Comprendendo che una volta dimessa Ersilia non ha alcun luogo in cui andare, l’uomo la invita nella sua casa, una semplice stanza in affitto. «È a questo punto che comincia la vicenda di Pirandello - spiega Bernardini - anche se, in realtà, non succede quasi nulla a livello di azione, se non il tentativo di costruire un rapporto tra lo scrittore e l’istitutrice. Ciò che si evolve, invece, è la storia dal punto di vista delle emozioni, delle convinzioni, dei linguaggi». Tutto avviene a un livello più profondo. Come accade spesso con Pirandello, non c’è una storia vera e propria, non c'è una sola verità. C’è un tormento dell’animo, un racconto mediato e filtrato dagli occhi chi lo ha vissuto. «In questa stanza in affitto - prosegue Bernardini - si ritrovano tutti i personaggi della vicenda, compresi il console e il tenente, arrivati a raccontare la loro verità. E questo luogo claustrofobico, illuminato da un’unica finestra dalla quale arrivano i rumori del mondo esterno a interrompere e riavviare la narrazione, diviene il palcoscenico di un gioco al massacro, di cui, apparentemente, Ersilia Drei è vittima.
L'intervista con Nino Bernardini, in video, è anche l'occasione per parlare di Latina, dell'assessorato alla cultura, della stagione di prosa e del teatro amatoriale.

Claudio Ruggiero

 Riproduci il filmato oppure procedi con il download.

PocketPC visualization by Panservice