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Latina. Candidature. Delio Redi avverte Zaccheo: «Se si vuole fare polemica, siamo pronti a polemizzare. Noi non abbiamo nulla da rimetterci»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Delio Redi, consigliere provinciale del CDU. L'area cristiana è in forte fermento in queste settimane a Latina. Soprattutto dopo la ritrovata unità con le altre formazioni politiche di stessa ispirazione. Così Redi avverte che, chi come Vincenzo Zaccheo, pone aut aut sulle candidature di esponenti della Democrazia Cristiana dovrebbe prima confrontarti con se stesso e dimostrare, se è migliore, perché lo è. Se si vuole fare polemica, siamo pronti a polemizzare. Noi non abbiamo niente da rimetterci». Per il resto, è ovviamente tempo di pensare alle strategie politiche, sia in Comune che in Provincia.
Il tema del giorno, in Comune, è la polemica sul Palazzetto. «Non posso dire nulla perché non conosco con esattezza la vita amministrativa, non vivendola dal di dentro. Purtroppo in questo genere di cose i ritardi rischiano anche di essere normali, a prescindere dalla volontà della Giunta o degli Assessori competenti. Quello che va sottolineato è comunque l'ottimo lavoro che sta facendo, in questa come in altre vicende, il consigliere De Marchis. L'opposizione deve essere sempre vigile e attenta».
Dal Comune alla Provincia. Che voto dare in pagella al presidente Martella? «Non voglio mettere voti perché non voglio salire in cattedra. Si sono fatte delle buone cose. Soprattutto in termini di edilizia scolastica e di viabilità».
Due parole sul Governo nazionale... «La grande battaglia in questi giorni è sull'articolo 18. Grosse concessioni ai sindacati non dovrebbero essere fatte. Vedremo come va a finire». I radicali hanno avviato da tempo una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare proprio sull'abrogazione dell'articolo 18. «È un partito lontano dal mio mondo. Ben venga tutta la libertà che si vuole, purché la libertà non diventi arbitrio...».

Marco Battistini

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