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LIDO. De Monaco (AN) scrive a Finestra
Il Consigliere di An Salvatore De Monaco, scrive al Sindaco: "Latina Lido, grande risorsa territoriale interessata da interventi turistico-urbanistici quali le terme ed il parco tematico, non può attendere la realizzazione di questi grandi progetti per assumere un aspetto decoroso tipico di una realtà balneare.
È sotto l’occhio di tutti il disordine delle tipologie edilizie, il caos creato dai parcheggi sul lungomare, il completo abbandono di piccoli appezzamenti di terreno prospicienti la viabilità, il mancato completamento dei marciapiedi sul lato mare, l’assenza di una adeguata illuminazione e di un piano del colore.
Gli interventi strutturali sino ad oggi realizzati, come il parcheggio Vasco de Gama, il primo tratto della viabilità alternativa al lungomare, la bellissima illuminazione sulla via del Lido con le torri illuminanti di Capoportiere e Foceverde, il parziale rinnovamento dei punti luce sul lungomare non hanno minimamente dato il risultato sperato.
Percorrere il nostro lungomare nelle ore serali e notturne è diventata un’ impresa.
Autovetture parcheggiate sui marciapiedi, 200 cassonetti posti in bellavista, il buio dei lampioni di età pensionabile, il mancato controllo
da parte delle forze dell’ordine consentono a chiunque di interpretare quel momento della giornata in pieno disprezzo delle regole civili.
È giunto il momento di programmare ed intervenire immediatamente, anche con piccoli ma efficaci interventi, affinché si possa dire che il nostro lido abbia una parvenza degna di una località balneare.
Ed allora, quali provvedimenti prendere per raggiungere un risultato ottimale?
Cominciamo col dire che se un’amministrazione spende miliardi per realizzare parcheggi e viabilità deve anche prendere i conseguenti provvedimenti per farli utilizzare, e non consentire la sosta a pagamento sulla carreggiata stradale come è stato fatto con l’ultima ordinanza almeno nel tratto che va da Foceverde al parcheggio Vasco de Gama visto che sette giorni fa è stata anche aperta al traffico veicolare la viabilità parallela al lungomare con doppio senso di marcia e sono disponibili i parcheggi di recente realizzazione.
Per quanto riguarda la qualità ambientale, docenti universitari spiegano che si ottiene in due fasi:
- maquillage dell’esistente;
- recupero e riqualificazione zone degradate escludendo l’occupazione di nuove aree
La seconda, anche se al centro di un eterno dibattito relativo alle demolizioni e ricostruzioni sulla fascia interna al lungomare, non sembra di immediata attuazione. Il nuovo piano regolatore le contempla, ma , se tutto va bene, l’approvazione del nuovo strumento urbanistico non sarà attuabile prima del prossimo triennio.
Quindi, dobbiamo e possiamo procedere con l’attuazione della prima fase;
- ordinando a tutti i proprietari frontisti del lungomare a demolire e ricostruire le svariate ed obbrobriose recinzioni esistenti ( prefabbricati gialli e verdi, paletti di castagno e di cemento con rete arrugginita, financo acciaio inox ) per trasformarle in un unico lineare ed omogeneo manufatto tipico dei posti balneari;
- espropriando quei relitti di terreno liberi ed inedificabili per trasformarli in piccole aree verdi attrezzate;
- adottando ed applicando un piano del colore per tutti gli interventi edilizi esistenti e di futura realizzazione;
- completando e rinnovando l’illuminazione ed i marciapiedi;
- attrezzando, aldilà del futuro piano spiaggia, l’arenile con docce e bagni decorosamente colorati, sostituendo quei miseri tubi zincati da cantiere con sottostanti pallettes di legno;
- istallando piattaforme galleggianti in acqua con relativo trampolino per lo svago di tutti i bagnanti;
- nascondendo, lì dove è possibile, i famosi cassonetti con dei muretti colorati con inciso lo stemma della città;
- piantumando alberature ombreggianti resistenti alla salsedine;
- incentivando la trasformazione da abitazioni ad alberghi-pensioni di quei palazzotti di una certa consistenza;
- realizzando un percorso ciclabile all’interno del parco di Fogliano .
L’attuazione di questa serie di interventi non prevede l’impegno di una grande risorsa economica, ma esclusivamente l’impegno costante di tutti per la loro applicazione.
In attesa che la Regione definisca l’iter per la realizzazione del porto canale Rio Martino ed il recupero del pontile dimesso della nucleare,
che vengano realizzati terme e parco tematico e che venga attuato il nuovo PRG, cerchiamo di rendere accogliente il nostro lungomare,
la più grande risorsa territoriale della nostra città".
Mauro Cascio
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