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Formia. Un museo per Pinocchio. Il burattino che faceva disperare Geppetto diventa segno di universalità, di fratellanza e di Globalizzazione

Una viuzza interna del borgo mediovale di Maranola, la frazione che domina dall'alto della collina il mare e la pianura formiana. In un intreccio di vicoli interni, a piano terra, troviamo la sede dell'Associazione. È una vecchia casa del 600, che ospita il museo dedicato al famoso burattino di legno, costruito in loco dall'ingegno creativo di Franco Viola. Si deve a questa persona, quasi settantenne, la nascita del Pinocchio formiano. Ex maresciallo dell'Aeronautica scoprì nel 1991 il fascino di quel burattino di legno che aveva appassionato e accompagnato la sua e la nostra infanzia. Un mondo di favola raccontato ai bambini dagli adulti per continuare a sognare la dolcezza e la purezza di un passato che ognuno di noi si porta gelosamente dentro per il resto della vita. Ma in Viola quell'impatto ha un suo messaggio "un ritorno lieto ed evanescente dell'infanzia attraverso il sentiero del sogno". E così inizia a lavorare sul legno d'ulivo, con le sue stupende venature, il modello del suo pinocchio. La sua opera, le sue creazioni attraggono, interessano. Nella semplicità riesce ad identificarsi in un mastro Geppetto locale, maranolese. Poi inizia un percorso di conoscenza, di rappresentazione, di studio, di scambi, di mostre. E nel 1994 approda a San Francisco, in California, dove presenta i suoi stupendi lavori al teatro Minimo Italiano. La stampa americana dedica un articolo "Franco Viola and his Pinocchio". In questa mostra parte un messaggio " the millenarium symbol of peace and culture." Il burattino che parlava e che faceva disperare il suo Geppetto diventa il segno della universalità e della globalizzazione.
Non ci stupiamo, se incontriamo nella sede dell'Associazione "Amici della prima e terza età" il professore nipponico Koichiro Maenosono, docente all'università di Tokio ed autore di libri sul Pinocchio giapponese. Ha appreso sul sito internet www.pinocchioamarcord.com dell'Associazione formiana e si è precipitato insieme al suo assistente universitario Asami Hitoshi a far visita alla collezione di Franco Viola. Meravigliato ed affascinato il docente giapponese scatta foto, riprende con la sua microscopica telecamera immagini, consulta i libri, chiede in un buon italiano informazioni. Ma continuiamo il racconto. Dopo San Francisco Viola presenta, nella Sala Ribaud del comune di Formia, la sua mostra di burattini, libri, opuscoli, disegni. Siamo nel 1996 ed il lavoro è intitolato "Pinocchio per la prima e terza età". La stampa locale e provinciale contribuisce a dare risalto alla manifestazione. I titoli colpiscono "Pinocchio abitante del mondo", "Nonni e nipoti c'è Pinocchio", "I Pinocchi di Francesco Viola in una mostra per grandi e piccoli". Dietro il maestro, l'ideatore e il creatore del nostro Pinocchio, in salsa maranolese, c'è tutta la diplomazia dei docenti Michelina Piccolino e Antonio Tommasino, che unitamente ad un gruppo di amici e parenti, portano avanti il discorso organizzativo dell'Associazione di Franco Viola. Dopo Formia, nel 2000 si passa a Roma. Latina Oggi titolò "Pinocchio amarcord da Formia nella Capitale". L'assessorato capitolino alle politiche per la città delle bambine e dei bambini "illustra in una nota il tema principale della mostra "Pinocchio Amarcord". Un intreccio di ricordi per unire il mondo del passato attraverso le storie che i nonni vorrebbero raccontare ai nipoti, ma che per paura di annoiarli si fanno aiutare da Pinocchio e da altri personaggi della letteratura dell'infanzia, quali i Troll svedesi o i Tengu giapponesi. La mostra romana presenta poi una vasta gamma di libri del burattino di Collodi, il pinocchio dei dialetti. Particolarmente apprezzato un catalogo curato dal prof. Pier Mattia Tommasino sulle attività di ricerca e di studio concernenti i giochi ed i personaggi della letteratura dell'infanzia. La stampa nazionale si occupa della mostra romana di Viola e titola: "Pinocchio e i suoi fratelli" (Corriere della Sera ); "Gli adulti tornano bambini con Pinocchio amarcord" il Tempo). Dopo Roma si replica a Modena. Intanto cresce l'interesse e il consenso attorno ai Pinocchi di Viola. La Gazzetta di Modena annuncia "Una domenica dedicata a Pinocchio". Le scuole elementari di Formia vengono coinvolte in un concorso celebrativo "Pinocchio burattino di legno". Mentre il prof. Giovannino Bove è impegnato a riscrivere la storia di Pinocchio in dialetto formiano. L'attenzione e l'interesse come documentato per il Museo di Pinocchio è enorme. Un messaggio di fratellanza in nome del Pinocchio formiano sarà portato dal Presidente del Consiglio Comunale di Formia Giovanni Carpinelli a tutta la comunità formiana di New York, in occasione della imminente visita ufficiale in quel paese da parte di una delegazione comunale. Maranola rimane il paese del presepe vivente, del festival delle zampogne, dell'Associazione Culturale "Il Setaccio ", del progetto musicale "l'Agorà " e del museo di Pinocchio. Una generazione di arte che avrebbe bisogno di maggiore attenzione ed interventi da parte dell'assessorato alle politiche culturali del Comune di Formia. Serve poco per coniugare ed incentivare passione, studio, ricerca, interesse. I due docenti universitari di Tokio, giunti di corsa fino a Maranola, qualcosa dovrebbero pure insegnare ai tanti pinocchietti della politica locale...

Marcello Caliman


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