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Cisterna. Fiordilatte DOP. Carturan: «Alemanno cittadino onorario»
Una battaglia lunga sei anni e che oggi sembra ormai prossima al successo. Era il 1996 quando veniva presentata la prima documentazione per la richiesta del marchio di riconoscimento di quel formaggio che per gusto, sapore e qualità viene prodotto solo in una precisa zona geografica.
Si tratta del Fior di Latte, spesso confuso con mozzarella o con qualche altra diversa tipologia di formaggio fresco non ben definito ma comunque commercializzato sotto tale nome.
A tale mancata definizione del formaggio Fior di Latte, si è deciso di far fronte con il riconoscimento a livello nazionale ed europeo del prodotto che per uniformità di caratteristiche climatiche e di composizione è tipico di una certa area geografica.
A tal fine è stato costituito un Comitato di Riconoscimento del D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) Fior di Latte presieduto dal dott.Bordi con segreteria presso la Confcooperative e con a latere un consorzio di tutela provvisorio in attesa che la denominazione fosse riconosciuta.
Determinante nell'azione di riconoscimento, ormai imminente, l'apporto determinato di personaggi del nord pontino come il dott. Bordi, appunto, dell'azienda Pettinicchio, di Alceo Francia dell'omonima azienda e di Mauro Carturan della Cooperativa Cisternino. In particolar modo l'entrata di Carturan, circa 4 anni fa come esponente ed espressione del settore agricolo, successivamente come Sindaco di Cisterna di Latina, ha dato notevole impulso al coinvolgimento dell'area economica, politica ed istituzionale sull'importanza del riconoscimento del DOP.
Importante è stato il Protocollo d'intesa promosso dal Sindaco Carturan con altri 5 comuni del nord pontino tra cui Latina ed Aprilia, il coinvolgimento delle industrie agro-alimentari del centro-sud fino ai più recenti Ministri delle Politiche Agricole Pecoraro Scanio e Alemanno.
Proprio l'attuale Ministro Giovanni Alemanno ha dato la stretta finale facendosi portavoce dell'importanza di tale riconoscimento presso il Consiglio Europeo. Per questo, nella sua prima visita a Latina avvenuto lo scorso agosto, il Sindaco di Cisterna Carturan supportato dal Sindaco di Latina Finestra hanno promesso la cittadinanza onoraria il primo e le chiavi della città il secondo al Ministro Alemanno se fosse riuscito ad ottenere il riconoscimento del marchio D.O.P. per il Fior di Latte.
Ora l'annuncio di Alemanno, solo pochi giorni fa a Latina su invito dell'Associazione Industriali, di una conferenza stampa Lunedì prossimo alle ore 10 nella Sala Consiliare della Provincia per dare l'annuncio dell'imminente riconoscimento dell'atteso marchio D.O.P.
«Onorerò il mio impegno», ha detto Carturan, «ed ho raggiunto telefonicamente all'ICOT (dov'è ricoverato, ndr) Finestra il quale mi ha assicurato farà altrettanto. La conferenza stampa del Ministro Alemanno a Latina è un chiaro segnale dell'importante ruolo che il nord pontino ha avuto nella battaglia, perché di battaglia si è trattato contro l'U.E. e contro gruppi imprenditoriali nazionali e multinazionali del Centro e soprattutto Nord Italia, per il riconoscimento del marchio D.O.P.
«È prevista per il prossimo 6 o 7 marzo - ha spiegato il dott. Alfio Bramini responsabile settore lattiero caseario della Federagroalimentari-Confcooperative e segretario del Comitato di riconoscimento DOP formaggio Fior di Latte -«l'emissione per il decreto provvisorio di riconoscimento del D.O.P. Fior di Latte, che Bruxelles ha preteso fosse collocato in una precisa area con particolari caratteristiche geografiche ed agronomiche come poi identificato nell'Appennino meridionale. Pertanto il DOP Fior di Latte dell'Appennino Meridionale comprenderà le province di Latina e Frosinone, l'intera regione campana, il Molise, le province di Cosenza, Potenza, Bari, Foggia e Taranto».
«Il riconoscimento del marchio D.O.P.» - continua il Sindaco Carturan « è fondamentale perché metterebbe fine alle imitazioni ed indicherebbe una linea precisa da percorrere secondo un disciplinare molto particolareggiato, approvato dall'Unione Europea e dal Governo, che indica come deve essere prodotto il formaggio Fior di Latte senza stordire o perfino ingannare il consumatore su varie tipologie di mozzarelle che poco o nulla hanno a che fare con il nostro prodotto. L'approvazione del marchio, quindi, non solo valorizzerà 10 milioni di quintali di latte dell'area meridionale dando un grande impulso alla zootecnia di quest'area, ma garantirà i consumatori dando loro la certezza che il prodotto risponde a determinate caratteristiche e dunque salvaguardandolo da copiatura, da prodotti inventati, e da denominazioni di pura fantasia».
Mauro Cascio
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