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Latina. De Marchis a Tana: «La politica delle "querele" mi inquieta. Ma capisco che serve per distogliere l'attenzione dai suoi fallimenti»

«Egregio dottor Tana, la politica delle "querele" da lei annunciata in questi giorni somiglia molto alla famosa "controffensiva delle Ardenne" che Hitler, per spezzare la morsa che si stringeva intorno alla Germania avviò nel dicembre del 1944. Quell'attacco violento iniziò con delle vittorie per i tedeschi, ma con l'avvio del nuovo anno l'offensiva degli statunitensi e dei sovietici riprese in pieno e determinò dopo qualche mese la fine del regime hitleriano». Comincia così una lettera aperta del capogruppo consiliare DS a Roberto Tana, City Manager di Latina. « Non che io voglia paragonarla ad Hitler» - continua De Marchis - «ma appare chiaro che il disegno che Lei aveva promesso di mettere in campo in questi anni di amministrazione Finestra e del centrodestra, si è rilevato per quel che era, il nulla più assoluto. Oggi tutti i nodi stanno venendo al pettine e, possiamo affermare suffragando le nostre accuse con i fatti che tutti i latinensi possono vedere, che lei per rompere l'assedio dei fallimenti politici che ha prodotto insieme con Finestra e il centrodestra, ha deciso di scatenare la controffensiva delle "querele", quasi per dimostrare ai cittadini che i miliardi buttati al vento in questi anni debbano essere pagati da alcuni consiglieri comunali del centrosinistra. Ma, come per la controffensiva delle Ardenne, la sua azione, dott. Tana, ha il fiato corto, infatti, dopo una riflessione seria scopriamo che le accuse da Lei lanciate in questi giorni sono addirittura inesatte e tendono a spostare l'attenzione verso altre questioni. Sempre per fare paragoni storici, citando questa volta Marx, Lei come i regimi liberal-borghesi, ricorre alla guerra quando il suo popolo è affamato e medita di fare la rivoluzione. E allora, dottor Tana, Lei non riflette sul fatto che l'Intermodale ed il Parco Tematico sono due fallimenti eclatanti, ma individua il nemico e lo attacca, sperando che passi l'idea nell'opinione pubblica che l'Intermodale non sia decollato perché tre esponenti del centrosinistra denunciarono la presenza di amianto. Ma io vorrei ricordarLe dottor Tana che quando si lanciano accuse di questo genere i conti debbono essere fatti per bene, altrimenti si finisce per fare un clamoroso autogol, come Lei ha fatto. Infatti il verbale di consegna dei lavori del centro Intermodale, firmato dalla Regione Lazio e dal Comune di Latina, porta la data del 23 dicembre 1998. Da quel giorno quindi il centro era operativo. L'inchiesta sull'amianto è partita più di un anno dopo. Allora dottor Tana, in tutto questo lasso di tempo perché il centro non è decollato, chi ha ostacolato per un anno intero la sua operatività? La verità è che la base sulla quale quell'operazione poggia è debole, e le responsabilità non sono né degli imprenditori locali, tanto meno di qualche consigliere di centrosinistra. Passiamo poi alla Banca di Latina, quella che mi ha chiesto un miliardo di risarcimento. Vorrei dirle dottor Tana che io rispetto tutti i tipi di istituzioni bancarie, ma in questo caso ci troviamo chiaramente all'interno di un istituto che, seppur in un quadro di indipendenza gestionale ed economica dal Comune di Latina, che nessuno ha mai negato, porta nel suo codice genetico i cromosomi di una filosofia politica quantomeno limitrofa alle sue idee ed a quelle del Sindaco Finestra. A prova di questo Le ricordo dottor Tana che quella Banca venne presentata da Lei come un rilancio della depressa economia pontina, e che la sala usata per la conferenza stampa di presentazione fu quella nella quale si riunisce la Giunta comunale del capoluogo, alla presenza del Sindaco Finestra e dell'avvocato Martella. Ma lei dottor Tana è anche a conoscenza del fatto che, sempre in base a questo legame filosofico, la Banca informò tramite una lettera sicuramente archiviata nel protocollo d'uscita dell'istituto di credito, tutti i consiglieri comunali, all'indomani dell'aumento del gettone di presenza, delle condizioni applicate dalla banca per quello che avessero aperto un conto. Lei mi dirà cosa c'è di strano, le proposte si fanno in tutti gli Enti, io le rispondo però che vengono fatte ai dipendenti e non agli eletti. Comunque, dottor Tana, nulla di strano, tutte queste cose gliele ho ricordate soltanto per puntualizzare alcuni aspetti circa la sua controffensiva delle "querele" che trovo, questa sì, inquietante. Al termine di questo voglio annunciare, dottor Tana, che questa volta sono io che la denuncio; non si preoccupi non consegnerò nessuna querela nelle mani di un magistrato, perché io faccio politica e le mie denunce sono politiche e non penali. Io la denuncio perché in questi anni ha illuso, insieme con il Sindaco Finestra, i cittadini di Latina con progetti faraonici che si sono rivelati dei veri e propri castelli di carta. E non ci venga a dire che il centro Intermodale ha aumentato il volume degli scambi del 59% perché se fossero entrati 1000 treni al giorno, allora il suo discorso avrebbe avuto un fondamento, ma Le ricordo che il treno che entra è uno solo, pertanto l'aumento del 59% significa che entra ora un treno e mezzo. Le chiedo dottor Tana di avere il coraggio di ammettere le sue responsabilità, perché, e Lei lo sa, anche il Parco Tematico seguirà la stessa sorte degli altri progetti ed alla fine ci sveglieremo tutti un po' più poveri e meno convinti delle possibilità di sviluppo del nostro territorio che pure restano, nonostante tutto, intatte».

Mauro Cascio


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