Parvapolis >> Politica
Latina. Festa delle donne. «Auguri, puttana». I radicali festeggiano le prostitute: «Nessuno
può essere condannato per le sue scelte di vita...»
L’8 marzo è la festa di tutte le donne.
Ma le donne non sono tutte uguali. Non tutte conducono la stessa vita, non tutte godono degli
stessi diritti. Ve ne sono alcune che hanno fatto una scelta personale difficile, gravida di
conseguenze negative. Sono le lavoratrici del sesso. Per questo sono giudicate male dalla
società, talora anche dalle altre donne, quelle "perbene", che svolgono un lavoro "normale".
Di solito vengono con disprezzo chiamate "puttane".
I radicali invece pensano che non esistano persone indegne. Che nessuno, finché non lede la
libertà altrui, meriti di essere condannato e disprezzato per le proprie scelte di vita.
Che la prostituzione, se frutto di una decisione libera e non imposta come forma di
sfruttamento, sia un mestiere come tanti altri, che la società non ha il diritto di giudicare
e che lo Stato non ha il diritto di reprimere. I radicali, che si battono da sempre per i
diritti delle donne, pensano che nessuna donna meriti di essere chiamata "puttana".
«Per legalizzare la prostituzione, per difendere i diritti delle prostitute, stiamo
raccogliendo le firme su un progetto di legge di iniziativa popolare. La nostra proposta
prevede la creazione di apposite zone attrezzate non residenziali, dove esercitare liberamente
questo mestiere (in forma subordinata, indipendente o associata) senza arrecare disturbo ad
alcuno, come già avviene in molte altre città in Europa e in tutto il mondo. La legge deve
colpire duramente lo sfruttamento della prostituzione, ma non la prostituzione stessa, e
tutelare in particolare i minori.
Molte volte le prostitute sono soggette allo sfruttamento proprio a causa dell’attuale regime
proibizionista e repressivo, che penalizzando l’attività sessuale retribuita colpisce le
singole donne spingendole nelle mani del racket, nella vita da marciapiedi, nel degrado
fisico e umano.
Ai moralisti senza moralità che gridano allo scandalo per la nostra proposta, noi ricordiamo
che anche Cristo difese una prostituta. Il compito della politica non è di esprimere giudizi
morali, ma di difendere i diritti dell’individuo e il bene comune».
I radicali pontini saranno domani e domenica a piazza del popolo per la raccolta firme di questa,
come di altre 24 proposte di legge di iniziativa popolare.
Mauro Cascio
|