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Gaeta. Candidature. Forza Italia: al dopo congresso la scelta del Sindaco. An non è
riuscita ad imporre nomi: mancano personaggi "forti"
Nulla di nuovo a Gaeta per la nomina del candidato a sindaco per la coalizione di centrodestra.
L'incontro svoltosi nei giorni scorsi in Forza Italia, tra il parlamentare on. Gianfranco Conte,
il coordinatore provinciale Claudio Fazzone ed il commissario cittadino Armando Cusani, non
ha prodotto la tanta attesa fumata bianca. Non sono stati sciolti i nodi legati alle
candidature di Massimo Magliozzi. Non si è voluto forzare la mano ed inasprire il confronto,
alla vigilia di una elezione che sulla carta si presenta più difficile del previsto.
A dire il vero l'on. Conte ha cercato di riportare il discorso sui binari della pacatezza,
evitando di usare i toni forti. Lo stesso Claudio Fazzone non si è voluto sbilanciare più
di tanto nella difesa del suo candidato Magliozzi.
Alla fine della riunione è stato deciso di anticipare il congresso cittadino di Forza Italia
per verificare con una prova dei numeri il consenso di cui ciascuno dei candidati in
corsa per la scelta a correre da sindaco.
Qualora dal congresso non dovessero emergere elementi concreti per individuare la persona
ed il gruppo, in grado di guidare il partito nella città del Golfo, sceglierebbe d'ufficio
il coordinatore provinciale e la scelta non potrebbe che cadere sul suo pupillo Massimo
Magliozzi.
In attesa quindi che Forza Italia si prepari a svolgere il congresso cittadino, rimane
ingessata forzatamente anche la politica dei partiti alleati.
Alleanza Nazionale ha chiesto che la discussione e le scelte dovranno riguardare
unitariamente tutte le forze che si riconoscano in un quadro polista della casa delle libertà.
In particolare AN chiede che venga definito un programma concertato tra il candidato a
sindaco e le altre forze politiche.
Certo bisogna riconoscere che la mancanza di una guida "parlamentare" sul territorio (al
contrario di Forza Italia e Ccd) ha fortemente penalizzato Alleanza Nazionale.
Se ci fosse stata una presenza parlamentare comprensoriale probabilmente il candidato a
sindaco sarebbe spettato ad Alleanza Nazionale.
Il comprensorio del Golfo, Minturno-Formia e Gaeta, avrebbe dovuto ripartire equamente
anche le poltrone dei primi cittadini; se a Minturno Forza Italia può disporre di
Graziano e Formia si ritrova Miele in quota Ccd, a Gaeta ci doveva essere il sindaco di
Alleanza Nazionale.
Così non è stato.
Nel triangolo marittimo del golfo si sono susseguiti solo i passaggi di certi personaggi
di primo piano del partito di Fini: Pedrizzi, Turchi, Storace, Aracri.
Il tentativo di imporre o discutere una candidatura di destra, su cui far convergere tutte
le altre forze, non ci risulta che sia stata tentata. Evidentemente le elezioni del
capoluogo hanno finito per condizionare le pretese della periferia meridionale.
In attesa, quindi, che nel centrodestra le scelte vengano rimandate all'indomani del
congresso di Forza Italia, dobbiamo registrare il lavoro certosino che il candidato a sindaco
della area di centrosinistra Damiano Di Ciaccio sta portando avanti.
La sua nomina, avvenuta con largo anticipo e con la massima unitarietà tra le forze politiche
che si richiamano all'Ulivo, costituisce un elemento di chiarezza, per definire in maniera
organica il programma elettorale.
In particolare Di Ciaccio si sta lavorando sul Porto commerciale dove, è notizia di questi
giorni, saranno riaperti i cantieri per completare le opere infrastrutturali sull'area
demaniale (si parla di oltre 40 mila metri quadri) rilasciati in concessione al Consorzio
industriale del Sud pontino.
Un'altra polemica che ha interessato la politica gaetana ha riguardato il sindaco
Silvio D'Amante che sui problemi della sanità locale, ha chiamato pesantemente in causa
il dirigente generale dell'ASL di Latina dott. Cirignotta.
Non è la prima volta.
Marcello Caliman
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