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Latina. PMI, Pedrizzi chiede un contributo alla Confidi sul DDL presentato in senato: «I prestiti in base alle idee, non solo alle garanzie»

Il senatore di An Riccardo Pedrizzi ha inviato una lettera ai vertici laziali e pontini delle associazioni che rappresentano i Confidi, allegando una copia del disegno di legge da lui presentato in Senato nello scorso mese di febbraio sulla disciplina dell'attivitą di garanzia collettiva dei fidi, chidendo di fargli pervenire "eventuali suggerimenti, osservazioni o integrazioni" delle quali poter tenere conto nel corso dell'iter legislativo della sua proposta. Pedrizzi, che nei giorni scorsi ha partecipato ad una conferenza stampa del Coordinamento Nazionale Confidi proprio per parlare del ddl, spiega che la sua proposta "detta le norme generali applicabili ai Confidi, di cui viene fornita la definizione, stabilendo i requisiti attrverso cui vengono identificati i consorziati e i sostenitori. Viene poi regolata la delicata questione patrimoniale di base dei Confidi, stabilendo attentamente la disciplina fiscale applicabile e regolando le societą di mutua garanzia".
E il parlamentare pontino, nel rivendicare ad An la "primogenitura" della presentazione in Parlamento di una legge quadro sulla materia, assicura che l'iter del provvedimento, attualmente all'esame della commissione da lui presieduta, "partirą subito dopo Pasqua e sarą il pił possibile rapido. Siamo infatti ben consapevoli che i Confidi e le imprese ad essi associate, le quali trovano negli Enti di garanzia un valido supporto alle loro esigenze di accesso al credito, avvertono da troppo tempo la necessitą di definire al pił presto una disciplina organica di settore che, favorendo la crescita e la professionalitą dei Confidi, consenta di rendere meno difficoltose le condizioni di finanziamento delle Pmi". Pedrizzi osserva che "proprio in considerazione dell'importanza che le cooperative ed i consorzi di garanzia collettiva rivestono a favore delle Pmi, che costituiscono l'ossatura del tessuto produttivo italiano, la legge in discussione consentirą indirettamente un rilancio dell'economia nazionale». L'esponente di An rileva che il ddl "si muove nell'ottica della cultura d'impresa cara alla Cdl. Da una parte vuole eliminare lacci e lacciuoli in direzione della semplificazione amministrativa promossa dal Ministro Tremonti, e dall'altra intende sostenere l'attivitą dei Confidi, a fronte di un sistema di accesso al credito praticamente bloccato, che ancora si fonda sui prestiti concessi dalle banche in base alle garanzie offerte dagli imprenditori, piuttosto che in base alle idee e ai progetti imprenditoriali". Pedrizzi infine rimarca come l'articolo 9 del ddl "permetta ai Confidi di dotarsi di quei requisiti strutturali ed organizzativi che consentano che le garanzie da essi prestate risultino valida ai sensi del nuovo accordo di Basilea».

Mauro Cascio


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