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Latina. Candidature. Fabrizio Vitali (Verdi) e le brutte ipocrisie del centrosinistra:
«Per noi sarebbe stato molto più facile non correre da soli»
Un nuovo intervento di Fabrizio Vitali, portavoce dei Verdi di Latina e candidato
Sindaco.
«La costruzione di una proposta unitaria di governo per la città di Latina da parte delle
forze di centrosinistra, non può nascere da forzature, dalla discussione sui tecnicismi per una
competizione elettorale, a 3 mesi dalla scadenza. Dal nulla nasce nulla, dalla mancanza
reale di interlocuzione politica, dall'assenza nel tempo di volontà, non nasce nulla.
Non c'è stata politica comune, non c'è stata politica in molti luoghi e in molti momenti.
Ma la costruzione può partire solo da lontano e solo se c'è volontà di comunione e di governo
nel favore per la collettività. Abbiamo altresì sperimentato la nostra vicinanza alle
necessità quotidiane che investono i cittadini, cosa che facciamo da tempo ed indipendentemente
dagli appuntamenti elettorali. Abbiamo e coltiviamo una idea di città possibile e realizzabile
che pone il cittadino al centro e l'ente pubblico al suo servizio. La lontananza fisica,
la lontananza
nella pratica della politica, ma spesso nella considerazione delle strategie amministrative, fa sì
che i Verdi non possono camminare insieme ad altri partiti che - presenti in Consiglio Comunale
di Latina negli ultimi anni - non sono stati in grado di suscitare nascita di coscienza civica
e desiderio di riappropriazione di buona amministrazione. Non a caso l'opposizione istituzionale
è sembrata assente alla cittadinanza. Più facile sarebbe stato per noi far parte di una più
grande alleanza, in grado di dare certezze matematiche, in grado però di
mortificare ciò che abbiamo costruito in questi anni nella nostra città. I Verdi scelgono
dunque di esserci,
scelgono di continuare a fare la vera politica, di non stare con chi ha malgovernato la
nostra città, di non stare con quei partiti che hanno dimostrato incapacità nel proprio ruolo
di opposizione e di controproposta. Ci saremo parlando del nostro progetto e non di ciò
che gli altri hanno o non hanno fatto»
Mauro Cascio
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