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Latina. Palabianchini. «Doveva costare un miliardo, ma ne è costato quattro. Ed oggi ancora non
è pronto». Torna all'attacco Giorgio De Marchis
«Il consiglio comunale ha approvato l'emendamento al Bilancio di previsione
2002 che prevede un ulteriore stanziamento per il Palasport di via dei Mille».
E sulla questione torna all'attacco Giorgio De Marchis, consigliere comunale DS.
«Lo stanziamento in questione si è reso necessario in seguito allo sfondamento
dei costi rispetto alle previsioni economiche del primo appalto, che potrebbe fare in modo
che il Palasport rimanga un'opera incompiuta per ancora molto tempo.
Il gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra ha votato favorevolmente all'emendamento
per "senso di responsabilità" nei confronti degli sportivi e dei tifosi di Latina, delle società
di basket e di volley e di tutta la città. Il voto favorevole testimonia anche il fatto che su
questa vicenda non vi sia mai stata, da parte dei DS, la volontà di fare demagogia
e strumentalizzazione, tanto meno di promuovere campagne "personali" contro qualche assessore.
Non possiamo però non denunciare lo stato dei fatti che, ancora oggi, appare disastroso e con
esso
denunciare l'atteggiamento irresponsabile ed incompetente che in questi mesi ha tenuto
l'amministrazione
comunale. Infatti ci troviamo con un Palasport ristrutturato che alla fine costerà oltre 4 miliardi di lire,
rispetto al miliardo preventivato inizialmente. A questo proposito occorre far notare che
in altre città
sono stati realizzati negli ultimi anni, mediante lo strumento della concessione ai privati
previsto dalla Legge
sui Lavori Pubblici, dei Palasport nuovi costruiti in un arco temporale inferiore a quello
impiegato a Latina
per la ristrutturazione, capaci di ospitare fino a 5000 persone e soprattutto costati tra i 7 e
i 10 miliardi senza che
i Comuni interessati spendessero "una lira" di soldi pubblici, in quanto le opere sono state
interamente finanziate dai
privati, che hanno avuto in cambio la concessione per l'uso. Questo succede nelle città
"normali", da noi invece si è messa
in campo la stessa procedura usata negli anni 70, quando venne realizzato il Palabianchini ed
i risultati, sia in termini
economici che di tempistica sono sotto gli occhi di tutti. Ma c'è un altro dato che deve
destare preoccupazione. In via
dei Mille i lavori proseguono a rilento, e dopo ben 45 giorni dall'ultima data di consegna
promessa (15 febbraio), ci si accorge
che il tetto è stato appena ultimato ed all'interno è tutto fermo. Manca completamente il
parquet,
a proposito del quale i nostri assessori avevano avuto il coraggio di dire che poteva essere
riutilizzato, e mancano completamente
gli impianti per l'illuminazione e per il condizionamento che, ed è il caso di ricordarlo, non primo appalto che doveva finire il 31
dicembre 2001, non erano stati nemmeno previsti.
Contemporaneamente a ciò i lavori per la ristrutturazione e per la verniciatura non sono stati
nemmeno avviati. A tutto questo c'è da aggiungere
che gli spogliatoi versano in uno stato pietoso, in quanto dovevano essere ristrutturati con
il vecchio appalto della piscina comunale, ma poi i fondi si sono
rivelati insufficienti e non sono mai stati ristrutturati con il vecchio appalto della piscina
comunale, ma poi i fondi si sono rivelati infufficienti e non sono stati
mai ristrutturati, ed oggi è anche difficile il fatto che la AUSL possa concedere
l'autorizzazione sanitaria.
Dinanzi a tutto questo mi sembra che vi sia da parte dell'amministrazione comunale e degli
assessori coinvolti, la volontà di far scivolare il tutto nel dimenticatoio, come se le
cose che sono successe e stanno accadendo nel Palabianchini rientrassero nella normalità.
Ritengo necessario quindi riprendere l'azione di "pressione" sull'amministrazione comunale
attorno alla questione Palasport, e spero che lo facciano anche i cittadini, affinché si
determinino le condizioni per vedere il Palabianchini
finalmente ultimato in tutte le sue parti, ed in grado di ospitare le finali juniores di
basket». «Martedì mi recherò
per un sopralluogo al Palasport e nel corso
della prossima settimana consegneremo in Comune le oltre mille firme della
petizione popolare "per lo sport a Latina"».
Mauro Cascio
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