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Latina. PUA. Moscardelli: «Incredibile questa "destra". Festeggia un nullaosta che
dice poco. E affossa Litoranea bis e Dorsale Mastropietro»
«Mentre Cirilli, Ranieri e De Monaco celebrano con enfasi il nullaosta concesso dalla Regione
al nuovo "Piano d’utilizzazione dell’arenile", l’Amministrazione Comunale si guarda bene
dal commentare l’ennesima disavventura è incorsa nell’ormai decennale storia per costruire,
o meglio non costruire, Litoranea bis o Dorsale del Mastropietro: un taglio di alberi di alto
fusto foriero dell’ennesimo stop dei lavori.
Dopo circa un decennio di infortuni tecnici e amministrativi, con contestuale congelamento del
capitale del mutuo contrattato e quindi con inutile dispendio di risorse pubbliche in
interessi passivi, è questa la ennesima prova di incapacità amministrativa della "Destra di
governo", responsabile della paralisi della Marina di Latina, di cui la Nuova Litoranea
costituisce un supporto di sviluppo previsto nel Piano Particolareggiato del 1983 e confermato
nello stesso recente Piano Generale.
Al di là del trionfalismo del giorno per il parere favorevole della Conferenza di servizio
sulla Utilizzazione dell’arenile (P.U.A.) è bene considerare che trattasi di un provvedimento,
pur utile, di semplice organizzazione della balneazione, i cui effetti verrebbero di molto
limitati senza il supporto delle necessarie infrastrutture viarie.
La nuova Litoranea costituisce quindi il supporto fondamentale per il nuovo sistema di accesso
alla Marina e il presupposto della pedonalizzazione graduale del Lungomare che anche il
P.U.A. prevede sulla carta, senza indicarne però i modi e i tempi per la realizzazione.
Alla luce di queste considerazioni appare chiaro che il Piano d’utilizzazione dell’Arenile,
con gli ombrelloni promessi in questa campagna elettorale, è un accessorio del progetto
integrato della Marina che deve basarsi su infrastrutture fondamentali, come la Nuova Litoranea.
In questa vicenda traspare, ancora una volta, tutta l’incapacità del Centro - Destra
nell’individuare le priorità e i tasselli necessari a consentire uno sviluppo generale
della Marina.
Non si tratta semplicemente di favorire pochi e ben determinati interessi particolari ma,
di agire nell’interesse della collettività per far crescere l’indotto economico e
turistico del nostro Lungomare».
Mauro Cascio
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