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Latina. LSU. Ultimatum della Cisl: «È ora che la Provincia stabilisca finalmente un piano di stabilizzazione. Il Presidente? Ci ha sempre ignorato»

Di recente è stato sottoscritto il piano di ottimizzazione previsto nell'ambito dei servizi di pulizia affidati ai consorzi con apposita convenzione dal Ministero della Pubblia Istruzione. Si ricorderà certamente che nel mese di luglio 2001 tutti i lavoratori LPU impegnati nelle scuole della Provincia furono assunti presso i consorzi CNS e CICLAT. Nell'accordo che aveva stabilizzato 192 lavoratori, puntualizza il segretario Pasquale Verrengia, era prevista una verifica dei parametri necessari a stabilire quante ore di lavoro complessivo erano necessarie per espletare il servizio e conseguentemente quanti lavoratori dovevano essere assunti dai due consorzi. Tale verifica pur con ritardo è stata effettuata e qualche settimana fa è stato sottoscritto l'accordo sul piano di ottimizzazione che proprio in questi giorni dovrà essere ratificato dal direttore generale (attuale Provveditore Regionale) e ciò comporterà una ulteriore assunzione da parte dei consorzi di ulteriori 275 unità su tutto il territorio provinciale. Nulla vieta che siano assunzioni ex novo, ma come Cisl stiamo proponendo ai due consorzi un percorso più articolato e per concordare il tutto chiediamo un apposito incontro col Prefetto di Latina. Un percorso che prevede in primo luogo il completamento dell'orario per gli attuali 192 dipendenti che attualmente sono impegnati per 30 ore settimanali. Quindi di attingere le nuovi assunzioni dal bacino LPU restante in quelle amministrazioni dei territori interessati al piano di ottimizzazione ed infine ricorrere a nuove assunzioni. Ovviamente a tale piano di ottimizzazione non interessa uniformemente l'intero territorio provinciale ma quei territori dove maggiormente spicca una carenza di personale (Aprilia, Terracina, Priverno e Latina). Se Aprilia e Terracina hanno chiuso l'esperienza degli LPU stabilizzando tutti i lavoratori, la situazione è differente a Priverno (interessato per un esiguo numero di lavoratori) e Latina, sul cui territorio sono ancora impegnati circa 70 lavoratori tutti impegnati presso l'Amministrazione Provinciale.
Ora, quella del piano di ottimizzazione è l'ultima ipotesi in ordine di tempo che è stata da noi presentata all'Amministrazione Provinciale per svuotare il bacino degli LPU. Più volte si sono presentate ipotesi di soluzioni che sono state sistematicamente rifiutate perché più conveniente mantenere lo status quo di questi lavoratori, considerando che questa Amministrazione da anni utilizza questi lavoratori utilizzando risorse altrui e non ha mai proposto un minimo percorso di stabilizzazione. Eppure sono sempre stati lavoratori che hanno svolto dignitosamente il loro impegno. Tutto ciò al Presidente non interessa, tanto che nonostante le nostre sollecitazioni ad affrontare questi problemi molto spesso accompagnate da proposte concrete, non si degna nemmeno di una gentile risposta. A questa Amministrazione viene continuamente sollecitato il confronto sui molti problemi di questo territorio, stimolata ad avere un indirizzo di governo chiaro e trasparente (essenziale per lo sviluppo soprattutto dopo l'affidamento di deleghe estremamente importanti tra cui la formazione ed il mercato del lavoro), a dare un segnale deciso di intervento nella risoluzione dei problemi. È in tale ottica che si sta proponendo l'ipotesi su menzionata relativa agli LPU per lo svuotamento complessivo del bacino degli LPU e chiudere così un'annosa esperienza che ha comportato non pochi problemi di gestione oltre che notevoli sacrifici per i lavoratori interessati che da quasi 10 anni svolgono la loro attività senza un briciolo di garanzie dal punto di vista soprattutto contributivo (in pratica è come se lavorassero in nero).

Mauro Cascio


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