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Roma. Metafisica costruita. Le Città di fondazione degli anni Trenta dall'Italia
all' Oltremare. Per recuperare una importante memoria storica
«Metafisica costruita. Le Città di fondazione degli anni Trenta dall'Italia all'Oltremare». È questo il tema della mostra che si terrà dal 10 aprile al 30 maggio presso il San Michele, via di San Michele, 25 a Roma.
L'esposizione, promossa, finanziata e coordinata dall'assessore alla Cultura della Regione Lazio, Luigi Ciaramelletti, e realizzata dal Touring Club Italiano, verrà inaugurata il 9 aprile alle ore 18 sempre al San Michele. L'iniziativa fa parte di una più estesa azione di conoscenza e valorizzazione intrapresa dalla Regione Lazio sui contesti di fondazione degli anni Trenta nel territorio laziale.
Il punto nodale di questa campagna di tutela è rintracciabile nella legge regionale n.27 del 2001 'Interventi per la conoscenza, il recupero e la valorizzazione delle Città di fondazione'. Il principio sul quale si basa questo impulso è rintracciabile nel desiderio di recuperare una identità, oggi ancora molto forte, ancorché rimossa, di una importante e significativa esperienza storica.
Le Città di fondazione, infatti, rappresentano un modello di sviluppo territoriale, innovativo ancora oggi sotto il profilo urbanistico e architettonico, e sono un esempio della felice sperimentazione della nuova architettura razionalista, che proprio in quegli anni in Europa si affermava come il nuovo modello formale del Novecento.
Anche sotto il profilo delle strategie di promozione culturale sul territorio, le Città di fondazione rispondono alla necessità di inquadrare e tutelare il bene culturale. Esse infatti rappresentano un insieme omogeneo di opere legate tra loro da caratteristiche fisiche e da funzioni ispirate all'utilizzo razionale ed equilibrato del territorio dell'Agro pontino e dell'Agro romano. Proprio dal riconoscimento di questa identità nasce l'esigenza di diffondere il dato storico e le caratteristiche che permisero di concretizzare questa esperienza anche in territori geograficamente lontani. L'analisi di questo fenomeno, che investe per sua complessità ambiti artistico-culturali e socio-antropologici, ha reso necessario un esteso coinvolgimento del mondo scientifico, accademico e istituzionale.
Il tema delle Città di fondazione, inquadrato in quest'ottica e affrontato mediante differenti sfaccettature, ha presto assunto la fisionomia di una epopea moderna, sofferta e significativa e ad oggi riferimento e indispensabile premessa per la programmazione futura per il territorio.
Infoline 06.5800550.
Maria Corsetti
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