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Latina. La città dei diritti. Pasquale Mancini (Sdi): «Contro il berlusconismo imperante, dove esiste solamente il favore e la clientela»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Pasquale Mancini, candidato Sindaco a Latina per lo Sdi. «La mia, come ben sa chi in queste settimane ha seguito gli organi di informazione locale, è stata una scelta presa in tutta serenità, sin da subito. Ovvero sin da quando mi sono reso conto che non esistevano, come non esistono, le condizioni per poter parlare di Ulivo, di coalizione, di fronte unico contro la destra. Così ho deciso di correre da solo. Una decisione ardita, ma dovuta. Meglio essere divisi nella chiarezza, come adesso, che uniti nella confusione. Moscardelli non è rappresentativo. Il Ds, oltretutto a furia di candidati "popolari" si sta pure spersonalizzando. Non c'è in tutto l'Agro un solo candidato espressione della sinistra. Si veda Cosmi. O Moscardelli». E lo Sdi non si risparmia neppure sui programmi: «Meno tasse per tutti, dalla Tarsu all'odiosissima tassa sulla prima casa, che ho ribattezzato tassa della vergogna. Siamo inoltre ad un progetto di recupero di Fogliano. Un progetto concreto, non i parolai del centrodestra. In conclusione, il nostro slogan in questa campagna sarà "la città dei diritti". Contro il berlusconismo imperante, dove esiste solamente il favore e la clientela occorre affermare la cultura del diritto del cittadino. Il diritto alla salute. Il diritto al lavoro. E il cittadino ha un'arma potentissima per appropriarsi di tutti i suoi diritti: il voto».

Marco Battistini