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Latina. Energia e mercato libero. Franco Castello (Lem): «Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si disperde». Apologia dei termoinceneritori
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Franco Castello, responsabile tecnico Società Lem Srl.
Al convegno di Federlazio «Energia e Mercato Libero» ha illustrato le
possibili fonti di energia alternativa, sottolineando le notevoli
potenzialità in tal senso della provincia di Latina. «Nulla si crea, nulla
si distrugge, ma tutto si trasforma: questo principio sembra oggi mutato in
nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si disperde» ha esordito
Castello "dai rifiuti della provincia di Latina, 220mila tonnellate l'anno,
si potrebbe produrre energia elettrica per circa 30mila utenze familiari.
Purtroppo manca una cultura adeguata. Anzi. Il Termoinceneritore viene visto
malissimo, soprattutto dagli ambientalisti. A torto».
«L'Italia ha 6-7 ore solari al giorno» - ha proseguito Castello - «contro le 3
della Germania. Ma la Germania sfrutta l'energia solare mentre qui da noi
non si fa. E quello che è ancora più grave è che tempo fa il Ministero dell'
Ambiente aveva previsto alcuni contributi per quei comuni "polarizzati" che
avessero voluto perseguire questa strada per la produzione di energia
alternativa. Nessuno dei comuni della nostra provincia ha presentato un
progetto. Un'altra fonte interessante di energia è quella da biomasse
vegetali, ovvero ottenuta riutilizzando le potature, ad esempio, della vite
e del kiwi. Ancora importante è la fonte geotermica che non va vista solo in
funzione del suo aspetto legato alle terme ed al turismo, anche in virtù
dell'energia che potrebbe fornire».
Maria Corsetti
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