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ABORTO. Dopo le esternazioni di Storace, lo sdegno. Anche a Latina
«Le esternazioni di Storace, sul tema dell’interruzione volontaria di gravidanza e della legge 194, fanno davvero rabbrividire». Subito al cuore del problema, Antonella Cantaro
Coordinatrice delle Democratiche di Sinistra della Federazione di Latina. E ti spiega: « Secondo Storace, dovremo vivere, nel prossimo futuro, in una Regione che condanna “per Statuto” tutte le donne che nella loro vita si sono trovate o si troveranno a dover scegliere se essere madri o no e hanno scelto o sceglieranno per il no.
Secondo Storace le donne sarebbero delle povere inette e sprovvedute alle quali è necessario garantire il “diritto a non abortire”, magari attraverso la caritatevole concessione di soldi da parte delle amministrazioni comunali – si parla di un paio di milioni considerati sufficienti a far tornare le sprovvedute sui loro passi.
Ricordiamo all’On.le Storace, che la legge 194 “Norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza” è il frutto delle lotte di noi donne, non solo di sinistra, per affermare la nostra dignità, il nostro diritto a scegliere di essere madri .
Storace e Alleanza Nazionale, annunciano una revisione, nel Lazio, della legge 194 articolata sostanzialmente secondo 3 punti.
1- “rivedere i diritti dei padri “poco” rappresentati nell’attuale legge”.
Sul tema del diritto alla paternità, che evidentemente non consiste solo nel decidere di avere il figlio, la sinistra non prende lezioni da nessuno: è più che sufficiente citare a questo proposito la legge sui congedi parentali entrata in vigore in data 8 marzo 2000.
La legge, che consente ai papà, al pari delle mamme, di assentarsi dal lavoro per la cura dei figli, è guardata con ammirazione e considerata un esempio in tutti i paesi europei.
E’ appena il caso di dire che nessuna imposizione di legge può essere violentemente sovrapposta al dialogo, alla capacità di ascolto reciproco che, non certo per legge regionale, si instaura all’interno della coppia nel momento dell’assunzione di una decisione tanto delicata quanto lo è quella sulla scelta di maternità e paternità.
Per capirlo non è necessaria una sensibilità superiore, basta il buon senso!
2- “rendere più problematica la scelta abortista”
Concetto odioso, offensivo e lesivo della dignità di noi donne che sceglieremmo, secondo Alleanza Nazionale, di interrompere la gravidanza perché è “facile” farlo.
Storace e A.N. dovrebbero chiedere scusa per aver oltraggiato le tante donne che hanno compiuto o compiranno una delle scelte più difficili e dolorose della loro vita. Nessuna donna, on.le Storace, nessuna ha interrotto o interromperà la gravidanza perché è facile farlo. Il solo pensare una cosa del genere, è vergognoso! Al contrario, è proprio nel momento di una scelta tanto difficile che devono essere semplici le procedure a meno che non si voglia incoraggiare l’attività clandestina e il lucro privato molto fiorenti prima dell’entrata in vigore della legge 194.
3- “aumentare i sostegni alle ragazze madri, “come già avviene negli enti locali da noi amministrati”.
La maternità va economicamente e socialmente sostenuta, non solo per le ragazze madri ma per tutte le donne che si trovino in una situazione economica tale da rendere necessario il sostegno. La sinistra è tanto convinta di questo che su iniziativa di Livia Turco, Ministra degli affari sociali, è nato l’assegno di maternità e quello per il terzo figlio.
La destra da una parte umilia le ragazze madri, distinguendo le famiglie in fasce più o meno legittime, quelle di serie A e quelle di serie B, C ecc. Poi concede un po’ di carità alle ragazze madri, categoria inferiore di famiglia. Ricordiamo all’on.le Storace e ad A.N., che in molte delle amministrazioni da loro governate (Fondi ad esempio) una delle scelte più popolari e appassionanti consiste nella chiusura degli Asili Nido pubblici, con conseguente maggiore fortuna e guadagni per i gestori di quelli privati e con minori possibilità per le mamme giovani e di condizione economica meno agiata di fruire del servizio. Le amministrazioni di sinistra (Formia per esempio) gli asili nido li aprono, non li chiudono.
Questa la vostra logica, On.le Storace, quella del sottolineare e acuire le divisioni fra razze, fra gruppi sociali, religiosi, fra ricchi e poveri fra donne e uomini, fra famiglie.
Una logica contro la quale ci batteremo, con tutti i mezzi democratici, con tutta la nostra dignità».
Mauro Cascio
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