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Latina. Candidature. Mauro Visari (Ds): «Ci aspetta una grande battaglia sulla cultura, dalla parte degli
artisti locali e del pubblico»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mauro Visari, consigliere Ds che tenta la riconferma.
«La mia esperienza la ricorderò con piacere. Sono stati anni di battaglie. Battaglie vinte,
battaglie perse. Ma tutte combattute con tenacia e convinzione». Se devi ricordare
Visari lo fai per due episodi, soprattutto. L'appoggio alle "nozze gay", con Mantovani
e De Marchis, e il voto favorevole al Prg che derminò di fatto l'approvazione di uno
strumento urbanistico che Visari ha sempre ritenuto importante. Ma c'è di più:
«Con il nostro lavoro abbiamo portato all'approvazione del Protocollo d'Intesa
Comune/Prefettura, per il "governo della sicurezza". Il tutto, purtroppo, è rimasto
lettera morta. Sono anche soddisfatto per quanto siamo riusciti a fare per la
Casa dello Studente. Cosa rimane da fare? Tantissimo. Una grande battaglia sulla cultura, in favore degli
artisti locali e, soprattutto, del pubblico. L'attività odierna è casuale e senza disegno.
E poi l'Università. Il ruolo centrale di Latina non può e non deve essere messo in discussione.
Gli sparpagliamenti sono inutili e dannosi».
Pasquale Mancini (nella foto qualche anno fa) potrebbe ripensarci. Anzi,
praticamente ci ha ripensato già. «Se la Casa della Libertà dovesse spaccarsi,
ritiro la mia candidatura». Moscardelli non gli è mai piaciuto, ma pur di avere
qualche possibilità in più si turerebbe il naso. «Stiamo vivendo una fase politica
molto delicata in cui il centrodestra sta ancora una volta dimostrando la propria
incapacità. Sarebbe una colpa non approfittarne».
Mauro Cascio
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