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Roma. Formazione Professionale. Un protocollo d'intesa tra Regione e Confindustria Lazio. «Una
iniziativa per stimolare lo sviluppo economico»
È stato siglato presso la presidenza della Giunta il protocollo d'intesa tra Regione Lazio e Confindustria Lazio per favorire un utilizzo efficace dei fondi destinati alla formazione professionale. Erano presenti il presidente della Regione, Francesco Storace, il presidente di Confindustria Lazio Giancarlo Elia Valori e gli assessori regionali Giorgio Simeoni (Lavoro) e Francesco Saponaro (Attività produttive).
«Con questo Protocollo - ha detto Storace - si avvia un partenariato tra Regione e Confindustria che mira a realizzare progetti di formazione professionale rispondenti alle reali esigenze delle imprese del Lazio. Si tratta di un'intesa importante che rientra nella più ampia strategia di questa amministrazione tesa a valorizzare la formazione e stimolare lo sviluppo economico e occupazionale. Gli ultimi dati diffusi dall'Istat confortano le nostre scelte: nel gennaio 2002 l'occupazione è cresciuta del 3,4 per cento, più di 67mila unità, il numero dei disoccupati è sceso di 14mila unità, vale a dire del 15,7 per cento, mentre il numero delle persone in cerca di prima occupazione è sceso del 18,8 per cento».
«Da tempo - ha detto Valori - abbiamo riconosciuto la necessità di promuovere l'investimento nelle risorse umane e la Regione Lazio ha dimostrato un impegno considerevole, soprattutto nella innovativa ed efficace programmazione e gestione dell'Obiettivo 3 per il periodo 2000-2006. In questa prospettiva, la Confindustria Lazio si pone nei confronti della Regione come organismo di riferimento per costruire un progetto comune nell'ambito della formazione professionale coinvolgendo tutti gli interessi del territorio regionale».
«Il Fondo sociale europeo - ha aggiunto l'assessore Simeoni - mette a disposizione della Regione 1.700 miliardi di lire, circa 800 milioni di euro, da investire su progetti di formazione. Di questi, 300 sono stati già impegnati sul territorio e i risultati, visti i dati sull'occupazione, sono positivi. Il protocollo siglato oggi sancisce una sinergia ancora più forte tra l'istituzione e il mondo imprenditoriale e punta a garantire una sensibilità maggiore alla domanda di formazione accompagnata da un'offerta orientata alle richieste delle aziende con l'obiettivo comune di creare posti di lavoro».
Il protocollo d'intesa, di durata biennale, beneficia delle risorse del Fondo sociale europeo Obiettivo 3 e si pone cinque obiettivi: aggiornamento degli operatori impegnati nella formazione professionale; studi e ricerche sui fenomeni occupazionali; programmi didattici con l'uso di strumenti multimediali; sistemi di valutazione sull'efficienza dei programmi di formazione e attività formative sperimentali.
Il Protocollo indica alcuni interventi formativi prioritari riservati ai giovani usciti dalla scuola dell'obbligo, ai titolari di apprendistato o di contratti di formazione lavoro e ai soggetti in stato di emarginazione sociale. Le iniziative hanno anche l'obiettivo di favorire l'inserimento occupazionale dei giovani disoccupati o in cassa integrazione e la promozione di forza lavoro qualificata adattabile all'innovazione. Si prevede, inoltre, la costituzione di un Tavolo tecnico che avrà tra i suoi compiti anche quello di redigere un vademecum per le attività di formazione. L'Unionform (Ente di formazione di Confindustria) in qualità di sportello per le imprese assisterà le aziende nell'accesso ai finanziamenti.
Mauro Cascio
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