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Latina. Enogastronomia. Fabrizio Cirilli: «Quello che inseriamo nel mercato globale è la "diversità". Non ci omologhiamo ad una domanda»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Fabrizio Cirilli, consigliere regionale di An. «Sostenere la cultura enogastronomica della provincia pontina. È questo uno dei nostri obiettivi. Bisogna anche capire però che questo settore non può prescindere da tutta una serie di competenze e assessorati diversi: la somma delle competenze può valorizzare il potenziale del nostro territorio. Un ruolo importante ce l'hanno anche i privati, se saranno inserirsi in programmi e progetti integrati». Ma il business non sminuisce la "tipicità" del prodotto tipico? «Non credo. L' "unicità" della merce è il suo valore aggiunto. Quello che non inseriamo nell'ottica di mercato globale è la "particolarità", la "diversità". L'omologazione a una domanda di mercato, in nome di una vendibilità è l'esatto contrario di quanto si sta facendo».

Elisabetta Rizzo