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Areoporto. Mancini: «Si ritorna agli annunci confusi»

«Sono contento che da una mia nota si è aperta una discussione allargata che, spero, conduca a determinazioni concrete. Ma debbo registrare che mentre a Viterbo si firmano le premesse per l'uso civile e commerciale dell'Aeroporto Tommaso Bianchi, a Latina, annuncia una conferenza di servizi sicuramente tardiva, alla quale dovrebbero partecipare tutti i soggetti interessati. Per la verità personalmente nutro molti dubbi sul fatto che si voglia realizzare tale conferenza, anche perché che ad annunciarla non sono i titolari dei due Enti Provincia e Comune, Sindaco e Presidente, ma due loro collaboratori. Come a riaffermare che Sindaco e Presidente comunicano per vie traverse, per tramiti, sui cui contenuti, poi, si potrà dissentire comunque. Ma l'intervento dell'on. Bianchi, vice Sindaco, lascia stupiti soprattutto per la superficialità e la evanescenza dei contenuti. Non siamo in presenza di nessuna svolta considerato che i contrasti sull'Aeroporto tra Comune e Provincia permangono inalterati. Ci dicano Bianchi e Finestra, stranamente muto in questa fase amministrativa, se la conferenza di Servizio avrà come tema il progetto approvato dal Consiglio Comunale, su cui è stato richiesto il finanziamento nell'ambito dei Patti Territoriali, oppure se si sta parlando di qualcos'altro, considerato che il Presidente della Provincia più volte, ed anche nel convegno realizzato dal quotidiano Latina Oggi a Fossanova, ha espresso una convinzione totalmente diversa. Ci dicano se la deliberazione del consiglio del 14 gennaio 1997, in cui si approva un progetto di pianificazione territoriale esecutiva per la realizzazione dell'Aeroporto commerciale e dei servizi connessi, è oggetto dell'incontro della conferenza. Questo è il tema di fondo da risolvere. Altro sarebbe rinunciare, almeno in tempi medio-lunghi, all'utilizzo dell'areoporto. Poi, noi ci domandiamo, caro Onorevole, perché si è lasciato trascorrere tutto questo tempo, visto che il progetto è stato trasmesso, all'Amministrazione Provinciale, il 12 agosto 1999, per avere, solo oggi, l'idea di convocare la conferenza di servizio? Ancora: sono state inviate le ulteriori copie della documentazione per la verifica di alcuni aspetti tecnici richiesti dal secondo reparto operativo infrastrutture dell'Areonautica Militare ed avviati quegli scambi di informativa e di concertazioni perché fossero superate eventuali ulteriori difficoltà che avrebbero potuto presentarsi nel prosieguo dell'iter? Rientra nello sviluppo strategico programmato dalla Regione Lazio l'utilizzo dell'Aeroporto del "Comani" a fini diversificati, oggi amministrata da una Maggioranza di Centro-Destra? È necessaria la chiarezza! Sicuramente non basta "annunciare" incoraggianti segnali dell'Aeronautica per tacitare quanti hanno a cuore lo sviluppo del nostro territorio. A noi non basta di certo! Non facciamo atti di fede! Vogliamo comportamenti ed atti concreti. Purtroppo i due Enti, sono ormai paralizzati da anni e sono incapaci di trovare un minimo di intesa anche su questioni di importanza strategica per la città e per la provincia, al di là delle dichiarazioni di pax tendenti più a voler sperare di trasformare una realtà conosciuta, purtroppo per loro, da tutti! Ma tale manifesta conflittualità genera ritardi irresponsabili su questa questione come su altre (vedi Terme, l'Università...) e produce uno sterile conflitto, con l'unico risultato di assestare un duro colpo al futuro ed auspicabile sviluppo del nostro territorio e di impedire una ripresa economico occupazionale oltremodo necessaria».

Mauro Cascio


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