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Latina. Prima Guerra Globale. Aldo Di Lello: «Amo l'occidente senza essere occidentalista.
Bisogna conoscere i valori religiosi e civili dell'Islam»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Aldo Di Lello, giornalista, saggista e responsabile
delle pagine culturali del «Secolo d'Italia». Č uscito da pochissimo, per i tipi di
Koiné Nuove Edizioni, il suo nuovo lavoro, «Prima guerra globale. L'Islamismo, l'Occidente,
l'Apocalisse».
Nel libro di Di Lello si denunciano i limiti del dibattito politico-culturale che si č svolto
dopo l'attentato all'America. Secondo l'autore, l'opinione pubblica č ancora fuorviata
da due, opposti atteggiamenti: "l'ideologia del senso di colpa", da un lato, che riconduce
al vecchio terzomondismo pacifista e la "sindrome dello struzzo", dall'altro, che riporta
invece all'ottimismo globalista egemone negli ultimi dieci anni. Secondo l'autore, l'Occidente
deve affrontare la sfida dell'islamismo radicale riscoprendo i suoi valori religiosi e
civili. Difendere l'Occidente non vuol dire esaltare l'occidentalismo.
Marianna Parlapiano
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