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Latina. Elezioni. Claudio Moscardelli: «Il cosiddetto "laboratorio della destra
di governo" si è dimostrato solo e soltanto una vuota suggestione»
«È sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini che si misura l'efficacia
dell'azione amministrativa». Parla Claudio Moscardelli, candidato Sindaco di
Latina per l'Ulivo.
«L'organizzazione del Comune assume quindi un
valore essenziale per tradurre le scelte politiche ed amministrative del
governo della città in autentico miglioramento della qualità della vita
della comunità cittadina. Se il Comune è disorganizzato, se il Sindaco
non sa organizzare la propria macchina burocratica non si possono
conseguire obiettivi importanti. In questi anni abbiamo assistito alla
perdita di ingenti finanziamenti e alla incapacità ad attingere
alle risorse regionali, nazionali ed europee; il sistema informatico
ha divorato risorse senza produrre risultati adeguati; si è continuato
ad annunciare l'attivazione di "sportelli" o di iniziative esistenti
solo sulla carta; la mortificazione delle professionalità esistenti
nel Comune ha prodotto danni di cui risentiremo anche in futuro.
La mancanza di guida politica ha prodotto lo sbando e la demotivazione
delle professionalità esistenti nel Comune ha prodotto danni di cui risentiremo
anche in futuro. La mancanza di guida politica ha prodotto lo sbando e la demotivazione
del personale: non possiamo far scaricare sui dirigenti, i funzionari e gli
impiegati del Comune i ritardi e la disorganizzazione che poi ricadono sui cittadini.
Dopo anni di improvvisazione e di completo disinteresse del Sindaco verso i Dirigenti e tutti
i dipendenti dell'Amministrazione Comunale, il nuovo governo della città affronterà
da subito il tema della riorganizzazione della struttura amministrativa attraverso
un lavoro di squadra tra il Sindaco, il Direttore Generale del Comune e la dirigenza
per il monitoraggio, il controllo e la verifica costante del perseguimento degli obiettivi
che l'Amministrazione si è prefissata: un vero e proprio consiglio di amministrazione
dovrà governare il Comune con alla guida effettiva il Sindaco, per troppi anni
latitante e indifferente ai problemi della struttura amministrativa. La valorizzazione
del ruolo dei funzionari e l'accrescimento professionale del personale sono l'indispensabile
presupposto per promuovere la cultura del conseguiimento dei risultati.
Perché l'organizzazione del Comune possa esprimere al meglio le proprie capacità e acquisirne
delle nuove è necessario motivare e formare continuamente il personale, accrescendone le
risorse professionali. Il ricorso indiscriminato alle convenzioni esterne che ha caratterizzato
questi ultimi anni ha prodotto un duplice danno: l'aver bruciato risorse enormi che in parte
potevano essere destinate a servizi per i cittadini e l'aver impoverito sempre più la macchina
amministrativa, privata di tante figure professionali non essendosi proceduto a sostituire
i pensionamenti, e a marginalizzare le professionalità esistenti nella struttura amministrativa.
Le convenzioni sono uno strumento utile purché siano limitate e giustificate dalla
necessità di reperire professionalità di altissimo livello non esistenti nella struttura
amministrativa e per obiettivi precisi. La trasparenza, il principio di responsabilità,
la necessità di diminuire sempre più i tempi di risposta alle richieste dell'utenza,
la qualità dei servizi e la tempestività nella loro erogazione sono indici di finanziamento
richiesti con sempre maggiore esigenza alla macchina amministrativa.
L'informatizzazione e la messa in rete del Comune con altri Enti che interessano l'azione
amministrativa, la formazione al più alto livello reperibile sul mercato del personale
comunale sono due obiettivi strategici del nuovo governo della città. Le scelte e le
operazioni del city manager del Sindaco sono fallite l'una dopo l'altra. Il cosiddetto
"laboratorio della destra di governo" si è dimostrato una vuota suggestione, sfaldatasi
al confronto con i problemi di Latina».
Mauro Cascio
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